"Contributo" familiare mensa scolastica: la giunta rivede al rialzo le quote di compartecipazione

Deciso un maggior salasso per i nuclei familiari più facoltosi (Isee oltre 14mila euro), e tutela rispettata per le famiglie più povere. Confermati anche i criteri di riduzione ed esenzione

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Maggior “contributo” economico chiesto alle fasce di reddito più alte, tutela rispettata per le famiglie più povere.

L'amministrazione Abbaticchio rivede al rialzo le quote di compartecipazione familiare per il servizio di refezione per l'anno scolastico 2015-2016, e lo fa seguendo alcuni criteri ben precisi.

Coloro che hanno una situazione Isee che va dai 14mila euro in su dovranno accollarsi il 100 per cento del servizio. Aumenti significativi per chi ha una situazione economica familiare che va oltre i 4mila euro. Nessun salasso, invece, per le famiglie più povere e disagiate (fascia da 500 euro), che pagheranno esattamente come gli anni scorsi.

La rivisitazione del quadro è motivato «dal ciclo economico che colpisce l'economia locale – spiegail sindaco Michele Abbaticchio nella determina di giunta – ma nonostante questo vogliamo tutelare le fasce economicamente più svantaggiate, e coniugare l'efficienza del gettito e l'equità del sostegno alle fasce deboli».

In base alle nuove tariffe decise dall'esecutivo cittadino, allora, la prima fascia (sono sempre dieci quelle individuate, ndr), quella fino a 500 euro, continuerà a pagare il 10 per cento del costo complessivo di un pasto. Quota immutata anche per chi è compreso tra i 501 euro e i 2mila euro (20 per cento del pasto), e tra i 2.000.01 euro e i 4mila (25 per cento del pasto).

Aumenti importanti per la fascia compresa tra i 4.000.01 euro e gli 8mila euro (adesso dovranno contribuire per il 60 per cento del costo di un pasto contro il 30 per cento degli anni passati), la stessa quota spetta anche per chi è compreso tra gli 8.000.01 euro e i 10mila euro, che si fermava invece al 45 per cento del costo.

Il 60 per cento dovranno pagare anche tutti coloro inseriti nelle fasce tra i 10.001 euro e i 14mila.

Per quelli considerati ancora più facoltosi, infine, ci sarà da sostenere l'intero costo della pappa.

La giunta ha confermato, inoltre, tutti i criteri di riduzioni ed esenzioni già presenti, tra cui quello per i minori appartenenti ai nuclei familiari del progetto S.p.r.a.r.