La Rubrica dell'estate/Bellezze da salvare 4. L'antica insegna lignea di "Adriani" in via Planelli

Il negozio della famiglia bitontina nota nel tessile e nell'abbigliamento fu attivo dal 1938 al 1954, prima di trasferirsi in via Verdi

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Capita, ogni tanto, di osservare vecchie foto della Bitonto di tanti decenni fa e di viaggiare nel tempo, pensare contemporaneamente a quei luoghi come erano allora e come, invece, si presentano oggi.

Nonostante il luogo fisico sia il medesimo, le differenze sono notevoli. Le strade hanno un aspetto diverso, sia nell’aspetto urbanistico che in quello del traffico, con quelle auto che ormai si trovano solo nei musei.

L’arredo urbano si presenta mutato con l’evolvere del tempo. Vecchi negozi ormai scomparsi, con quelle antiche insegne in legno, verniciate seguendo lo stile dell’epoca, hanno lasciato il posto ad abitazioni o a nuove attività commerciali che si sono succedute nei decenni, sostituendo le antiche insegne con altre più moderne.

Ma c’è un luogo, nel cuore della città vecchia, dove il tempo sembra essersi fermato ai primi decenni del ventesimo secolo. Parliamo di via Antonio Planelli, quella strada che da piazza Cattedrale porta nei meandri del borgo antico e custodisce quel grande ma malandato tesoro di Palazzo Sylos Vulpano (un’altra bellezza da salvare, su cui adesso non ci soffermiamo, ma che meriterebbe attenzione).

In quella stradina antica, dopo l’incrocio con via Rogadeo, proseguendo per qualche metro e alzando lo sguardo sulla destra, si può notare un’insegna di un negozio che ormai non esiste più. “Pietro Adriani” è il nome riportato su quel legno rovinato dal tempo.

Il cognome Adriani non è certo sconosciuto nel campo del tessile bitontino. Non c’è bisogno di avere capelli bianchi per ricordare quanto fosse ricca la tradizione della famiglia Adriani in quel settore. Diversi erano i negozi a Bitonto. Negozi che poi con il tempo sono scomparsi. Se vogliamo possiamo tracciare un parallelismo con il tessile bitontino in generale, colpito da una crisi che l’ha portato alla scomparsa.
Fino a quattro o cinque anni fa, l’insegna di uno di essi, che occupava uno storico palazzo su piazza Aldo Moro, dominava il centro della città. E’ oggi possibile vederla solo in foto. Negozi che hanno vestito diverse generazioni.

Ma torniamo all’insegna di via Planelli. Non abbiamo molte informazioni a riguardo, ma lo scopo della presente rubrica non è fare una dettagliata cronistoria, ma di fornire spunti di riflessione per tutelare la nostra storia.

Gli anni alle spalle sono sicuramente tanti, a giudicare sia dallo stato di conservazione di quelle tavole di legno, che dallo stile con cui il nome dell’antico proprietario della bottega è scritto. E considerando che quel negozio fu in attività dal 1938 al 1954, prima di trasferirsi su via Verdi.

Uno stile decisamente antico, tipico di quelle vecchie insegne che oggi vediamo nelle foto in bianco e nero e che col tempo sono state sostituite dalle insegne illuminate dall’energia elettrica.

Il negozio ormai non esiste più da tantissimo tempo, e quel palazzo è vuoto e abbandonato, con le porte di accesso che mostrano come nessuno da anni abbia tentato di aprirle.

Non stiamo parlando di qualcosa di valore archeologico, ovviamente. Ma quelle vecchie tavole testimoniano ugualmente un aspetto della storia del nostro paese, di come era un tempo e di quello che una volta era uno dei settori trainanti. E pertanto, sarebbe interessante conservare a futura memoria quell’antica insegna.