Mariotto. Il Pd scrive al sindaco: "Cosa intende fare per difendere la frazione dalle alluvioni?"

Alcune proposte: recupero del canale di guardia, potenziamento dei sistemi di captazione delle acque meteoriche su piazza Roma e soluzione del problema degli allagamenti

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Dal Coordinamento del Partito democratico, sezione di Mariotto, riceviamo e volentieri pubblichiamo.  

L’eccezionalità delle precipitazioni atmosferiche che, ormai periodicamente, interessano il nostro Paese e che non hanno mancato, anche ultimamente, di creare notevoli danni ad intere comunità, distruggendo infrastrutture e causando addirittura vittime,  deve farci riflettere seriamente sulla indifferibilità della realizzazione degli interventi a difesa dell’abitato della frazione di Mariotto e dei suoi abitanti. 

Frazione che, negli ultimi anni, è stata oggetto in più occasioni, l’ultima a giugno scorso, di piogge a carattere alluvionale che hanno messo in luce tutta la fragilità del suo territorio, con il centro abitato che, di fatto, diviene il punto di raccolta delle acque provenienti dai terreni circostanti ed in particolare di quelli della fascia pre-murgiana.

Proprio a giugno, solo grazie ad una attenta gestione dell’emergenza da parte dei soggetti a ciò deputati, si è evitato il peggio, ovvero che l’ingente quantità di acqua, sommergendo abitazioni e scantinati, mettesse a grave rischio l’incolumità dei residenti.

Ciononostante, non è possibile limitarsi alla gestione, sia pur ottimale, delle emergenze, tirando un sospiro di sollievo quando il peggio è passato. Occorre, da subito, attuare tutti gli interventi possibili finalizzati alla difesa dell’abitato, a cominciare dalla realizzazione del progetto di recupero del canale di guardia (per il quale abbiamo apprezzato la  scelta di candidatura per il piano nazionale cosiddetto “Sblocca-Italia”), passando per il potenziamento dei sistemi di captazione delle acque meteoriche presenti lungo il perimetro di piazza Roma, e finendo col trovare una soluzione definitiva al problema degli allagamenti che interessa l’area compresa tra le vie Gentile e Cavour. 

Pur comprendendo le difficoltà, non tanto nel reperimento dei fondi, quanto nelle scarse possibilità di elusione dei vincoli imposti dal cosiddetto “patto di stabilità”, auspichiamo, tuttavia, che tali interventi possano trovare immediata realizzazione, anche attraverso il coinvolgimento e la corresponsabilizzazione di altri soggetti istituzionali responsabili della tutela e della salvaguardia del territorio e della realizzazione delle opere riguardanti il riassetto idrogeologico, in primis la Regione Puglia.