Pronto intervento notturno chiuso: l'amministrazione suggerisce di potenziare la Guardia medica

“Il reparto e le attrezzature cosi disponibili presso il Presidio bitontino sarebbero in grado non solo di supplire alla carenza verificatasi, ma addirittura di migliorare il servizio notturno con interventi d'urgenza a servizio anche degli ospedali vicini”

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Il Sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, e l’assessore al welfare, Franco Scauro, invitano il direttore generale della Asl Bari, Vito Montanaro, ad adottare una idonea soluzione organizzativa, per far fronte nell’immediato alla chiusura nelle ore notturne del Punto di Primo Intervento dell’ex ospedale di Bitonto.

Sottolineando l’ulteriore grave danno subito nella circostanza dalla comunità dell’Ambito sociale Bitonto-Palo del Colle e dai suoi quasi 80mila abitanti, che hanno assistito in questi anni al progressivo ed inesorabile depotenziamento del presidio ospedaliero bitontino, Abbaticchio e Scauro propongono a Montanaro “uno strumento organizzativo che potrebbe supplire alla vacatio registrata” e ciò nell’attesa che vengano completate le procedure per la ricerca di medici in grado di supplire alla carenza di personale in atto.

La proposta fa riferimento ad un possibile potenziamento della Guardia Medica notturna attiva nel presidio ospedaliero con “un servizio integrativo a supporto della stessa Guardia Medica mediante la disponibilità notturna, con reperibilità d'urgenza, dei medici specializzati già in organico presso la Direzione Sanitaria competente”.

“Il reparto e le attrezzature cosi disponibili presso il Presidio bitontino - spiegano Sindaco e Assessore - sarebbero in grado non solo di supplire alla carenza verificatasi, ma addirittura di migliorare il servizio notturno con interventi d'urgenza a servizio anche degli ospedali vicini”.

Nella nota inviata questa mattina al direttore generale della Asl, inoltre, Abbaticchio e Scauro evidenziano la disponibilità delle strutture sociali comunali a contribuire nella soluzione dell’emergenza: “Ci rendiamo sin d'ora disponibili a potenziare il servizio della Porta Unica di Accesso, mediante le risorse del Piano Sociale di Zona qualora si ritenga utile, in ottica di integrazione socio-sanitaria anche nelle fasce notturne a supporto della emergenza verificatasi e delle informazioni utili alla cittadinanza disagiata”.