Un portale per incrementare l'accessibilità dell'offerta turistica. Nasce Trackability

Una giovane bitontina tra le creatrici del progetto vincitrice di un bando regionale

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Un portale che si propone di cambiare in modo semplice ma efficace la qualità dei servizi turistici già esistenti, affinché possano garantire maggiore fruibilità a più tipi di clientela, compresi coloro che spesso non viaggiano a causa di ostacoli che minano l’accessibilità.

È questo, in poche parole, il progetto “Trackability”, il primo portale per il turismo accessibile della Puglia, nato dall’idea e dall'intraprendenza di tre ragazze, la bitontina Luciana Carbonara e le colleghe Angela Squicciarini e Sappia Fanelli, vincitrici del bando “PIN-Pugliesi Innovativi” finanziato dalla Regione Puglia.

«Il nostro progetto è la creazione di un portale che aumenti l’accessibilità turistica della Puglia, garantendo l’accesso a tutti coloro che hanno necessità particolari» spiegano le tre giovani professioniste illustrando il loro lavoro, che dovrebbe essere attivo a breve: «Un portale che mappi e monitori le strutture che sono in grado di soddisfare quelle necessità. Una sorta di anello di congiunzione tra i vari soggetti. Le strutture ricettizie saranno valutate e certificate, per essere poi inserite sulla piattaforma, da cui si potrà prenotare direttamente. Noi mettiamo a disposizione le nostre competenze. La struttura ricettiva dovrebbe guardare alla certificazione anche in termini di pubblicità. Noi non chiediamo percentuali sulle prenotazioni, ma solo una quota associativa annuale, in cambio dei servizi offerti».

Il progetto parte dai comuni della Città Metropolitana di Bari, ma, stando alle intenzioni delle sue creatrici, conta di allargarsi sempre più, per arrivare ad essere una piattaforma ai primi posti nei motori di ricerca nel web. Dovrebbe partire tra un paio di settimane.

«È unico nel suo genere. Non ci sono altri progetti simili in Italia, a parte una piattaforma analoga in Piemonte che, sebbene funzioni nei confini regionali, è carente nel resto d’Italia» aggiunge il giornalista Vito Schiraldi, che ha presentato il lavoro delle tre ragazze nella conferenza stampa di ieri.

Il progetto nasce in collaborazione con Road, la rete delle associazioni per il sostegno alle persone con disabilità, e il comune di Bitonto.

«Un progetto molto importante perché credo che la promozione turistica non possa non passare dall’accessibilità delle strutture. Oltre al patrimonio storico e culturale, all’offerta gastronomica, la sfida è dotarci di strutture ricettizie che garantiscano determinati standard strutturali. Da questo punto di vista, al Sud, abbiamo fatto passi da gigante, ma il cammino è ancora lungo» afferma l’assessore ai Servizi Sociali Gaetano Depalma, seguito dal sindaco Michele Abbaticchio: «Il progetto è frutto della voglia di fare di ragazze che, piuttosto che aspettare che cada la luna nel pozzo, si sono adoperate direttamente. Ma bisogna trovare misure adatte per far sì che sopravviva a lungo e non esaurisca i suoi effetti con il venir meno dell’effetto sorpresa».

«Purtroppo, ci sono beni e strutture che non possono essere accessibili fisicamente a 360 gradi, per le caratteristiche strutturali, o perché costruiti in epoche in cui non esistevano le odierne sensibilità» continua il sindaco, lodando la funzione di una piattaforma che indichi quali sono le strutture adatte a determinate necessità.