La leggenda di Mechèile Sallèje rivive a teatro grazie alla Nuova Compagnia del prof Tanino Coviello

E si ride, si riflette e un poco ci si struggente di nostalgia con la commedia firmata dalla figlia Grazia “Signor Giudice cà na mazzàte de giacchètte jè stèute!”

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Per Nicola Pice, nel suo splendido “Bitonto è in un mare di ulivi”, Michele Pazienza, per tutti Mechèile Sallèje, fu “la più celebre figura di Bertoldo del paese”.

Egli, continua il prof, fu “un bovaro vissuto tra Ottocento e prima metà del Novecento. Il soprannome gli proveniva dall’aver tradotto così il garbato sa lei, che durante il servizio di leva gli aveva rivolto un commilitone del Nord, e finì per contrassegnarlo come contadino rozzo e incolto ma dal cervello fino e dall’intelligenza vivace, grazie a cui riusciva a sopravvivere alla miserie della sua condizione sociale”.

Se Nicola Pice ha delineato così bene, in poche ma mirate parole, la figura del Pazienza nel suo volume edito da Laterza, un certosino lavoro di scavo nel tempo hanno fatto anche Grazia e Gaetano Coviello (la prima firma la regia), con la commedia “Signor Giudice cà na mazzàte de giacchètte jè stèute!”, ultimo lavoro dell’associazione “La Nuova Compagnia”, presieduta dallo stesso Gaetano, docente di materie letterarie ora collocato a riposo e da sempre istrionico conoscitore delle tradizioni popolari più simpatiche.

Il testo, messo a punto dal buon Gaetano (per gli amici rigorosamente "Tanino"), affronta con sagacia, ironia e, talvolta, anche pura atmosfera ridanciana, la particolare biografia di Michele Pazienza. Non solo: ben quarantacinque anni fa il prof, con Sergio Augurio, incise il disco "La Chieje", dedicato proprio alla figura del nostro, scomparso ai primi degli anni '50.

Un ritorno, dunque, su una figura che lo ha sempre interessato e incuriosito.

Un testo in cui la propensione del Pazienza al vivere "alla meglio", secondo espedienti non sempre propriamente ortodossi e legali, viene raccontata con i prevedibili toni comici, legati alla commedia degli equivoci e alle battute frizzanti. Il tutto, naturalmente, con i presumibili effetti positivi nell'assai divertito e partecipe pubblico.

Nel cast, i collaudati del gruppo (si pensi all'ottimo e sempre in forma Alfonso Giammarelli, che interpreta il Pazienza), ma anche qualche volto nuovo.
Questi i nomi di tutti gli attori della commedia: il citato Alfonso Giammarelli, Agnese Molfetta, Anna Bonasia, Grazia Coviello stessa, Franco Alesio, Filomena Misciagna, Vito Stallone, Vito Stallone ancora (omonimia), Mariolina Acquafredda, Mimma Fanelli, Massimo Bagnasco (fresco di partecipazione anche ad Ameluk, di Mimmo Mancini), Vito Saracino, Francesca Albudanza, Rosa Salierno, Stefania Bavaro.

Lo spettacolo, seguito da successo e larga approvazione, è andato in scena al Traetta e all'auditorium "Anna ed Emanuele Degennaro".
Il 13 giugno, invece, sarà allestito presso il Santissimo Sacramento, all'aperto.
E poi forse, presto, anche a Bari.

Il successo continua!