A quiet place – Un posto tranquillo

Horror atipico tendente al thriller, una esperienza terrificante giocata tutta sui suoni. Quindi assolutamente un film da vedere e godersi in sala

Una mostruosa razza aliena ha invaso la terra e distrugge e uccide qualsiasi cosa provochi rumore. Solo il silenzio dunque è l’unica soluzione per sopravvivere. Da qui seguiamo la vita degli Abbott che vivono nella più completa quiete in una casa in campagna, un posto tranquillo all’apparenza.

 

Sulla carta l’operazione di A quiet place poteva essere molto rischiosa. Stiamo parlando infatti di un film praticamente quasi muto, con pochi dialoghi e alle volte lunghi silenzi, quindi ben lontano dai blockbuster chiassosi a cui siamo abituati e che il pubblico reclama sempre più. La sfida però risulta superata, perché la pellicola di John Krasinski (regista e anche attore nel film), seppur con qualche ingenuità di troppo in fase di scrittura, porta a casa il risultato.

A quiet place – un posto tranquillo è un thriller a tinte horror particolare, un film sussurrato nelle parole, con addirittura la presenza del linguaggio dei segni. Ma il vero protagonista non può che essere il suono che va di pari passo con le immagini sullo schermo.

Penso che il film oltre che visto vada anche sentito, o per creare un ossimoro, “guardato con le orecchie”. Di solito nel cinema contemporaneo sono le immagini a farla da padrona, difatti il cinema è nato per mostrare più che per far sentire. Tuttavia in questo ultimo anno grazie anche a pellicole come Dunkirk, si è deciso di puntare molto su questo aspetto. Il cinema può e deve comunicare con lo spettatore su vari livelli sensoriali.

 

John Krasinski, qui al suo terzo lungometraggio, è stato in gamba a creare tensione con il silenzio, ma anche con il suono degli elementi naturali dato che il film è tutto ambientato in campagna. Ed è per questo che la pellicola in questo caso è sinonimo di esperienza cinematografica, è un film assolutamente da vedere al cinema e non dietro un pc, un tablet o uno smartphone come siamo abituati oggi. Per concludere A quiet place è un film thriller/horror molto atipico, ma che al tempo stesso cattura e fa anche riflettere per certi versi, viene rivalutato infatti un elemento importante come il silenzio. In una società in cui si parla e si commenta sempre più, il silenzio può essere un’arma di difesa per difendersi e sopravvivere.