Alfa Romeo 4C Spider

Stile, potenza e vento nei capelli

Eccola, presentata in anteprima mondiale al Detroit Auto Show 2015, la 4C Spider, nella versione per il mercato nordamericano.

Alfa Romeo ha tolto il tetto alla già conosciuta coupé, esaltando l’estetica di una vettura molto personale e capace di trasmettere sportività da tutte le curve della sua carrozzeria in materiale composito. Curve che le hanno valso, tra gli altri, il premio “Cars of the Year” del magazine Playboy,nella sezione “Sports Cars & Convertibles”, per la loro natura sexy.

La nuova 4C, nonostante l’appellativo di “spider”, ha una carrozzeria di tipo “targa”, ossia conserva i montanti centrali del padiglione (parti integranti del roll-bar di sicurezza), ma permette la facile rimozione della capote.

Il telaio, un monoscocca in fibra di carbonio con elementi ausiliari anteriori e posteriori in alluminio, è stato evoluto per mantenere una rigidità torsionale ottimale, malgrado la mancanza del tetto. L’arco del parabrezza in carbonio, aggiunto alla monoscocca, ha questa funzione, oltre a quella di offrire un appiglio al tettuccio asportabile della due posti del Portello (o meglio dire modenese, dato che la costruiscono a mano negli stabilimenti Maserati della città emiliana?). La versione aperta condivide la meccanica con la versione coupé: motore in alluminio di 1742 cm3sovralimentato (mediante turbocompressore) ad iniezione diretta di benzina con doppio variatore di fase e tecnologia “scavenging”, cambio TCT (il doppio frizione secondo Alfa Romeo) - già apprezzati anche su Giulietta Quadrifoglio Verde - e sospensioni a doppio triangolo sovrapposto all’anteriore e McPherson evoluto al retrotreno.

Per i curiosi della meccanica, la tecnologia “scavenging” permette d’incrementare l’elasticità del motore turbocompresso riducendone il “turbo lag”. Il tutto si ottiene ottimizzando il tempo d’incrocio delle valvole, l’iniezione di carburante nelle camere di combustione e l’anticipo d’accensione. Il risultato è un motore molto reattivo dall’abbondante coppia a basso numero di giri, che qui si conta in 350 Nm tra 2.200 e 4.250 giri/minuto.

Anche l’interno ricalca la versione chiusa: essenzialità, praticità, leggerezza. Tutto è funzionale alla guida con poche concessioni al comfort. Su questo fronte si apprezzano i sedili in pelle - con struttura mista in fibra di carbonio e in fibra di vetro - ed il debutto del nuovo sistema audio Alpine con connettività Bluetooth, ingresso Usb e interfaccia iPod. Risalta il carbonio a vista della “cellula” e delle rifiniture della plancia, come il selettore DNA sul tunnel che permette quattro settaggi di guida: All weather, Natural, Dynamic e Race (cioè niente elettronica a disposizione per correggere eventuali “eccessi”).

Passando ai numeri, oltre 137 CV/litro di potenza specifica, accelerazione 0-100 Km/h in 4,5 secondi, 258 Km/h di velocità massima, punte di decelerazione in frenata di 1,25 g, 130 millisecondi per cambiare marcia in modalità Race, danno l’idea delle potenzialità di questa due posti versione “vento nei capelli”.

Per averla bisogna pazientare un altro po’. Il debutto commerciale è previsto, sia in Nord America che in Europa, per la prossima primavera e si potrà personalizzarla fino al colore delle pinze freno.

In chiusura una curiosità. Le foto della 4C Spider, diffuse dal Costruttore, mostrano - come per la versione U.S.A. coupé - una presa d’aria sul lato sinistro in basso della carrozzeria (davanti al parafango posteriore). Questa asimmetria è dovuta alla necessità di adeguare il raffreddamento del cambio doppia frizione alle particolari sollecitazioni a cui è sottoposto nel traffico statunitense.

Azzardo un suggerimento ad Alfa Romeo: offrire, anche in opzione, un cofano motore che faccia trasparire la meccanica come sulla coupé…è un peccato celarla alla vista.

 

Contributi video:                                                       

https://www.youtube.com/watch?v=gQlMv6eYLsY