Acqua per uso irriguo, Damascelli (FI): "Risorsa mal gestita, in danno di agricoltori e dipendenti"

Il consigliere regionale: "Si procede a tentoni e a colpi di emendamenti quasi che le risorse stanziate siano un’elemosina"

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“La gestione della risorsa irrigua è un tema fondamentale in una regione a forte vocazione agricola come la Puglia. Il Governo Emiliano dovrebbe dedicargli pertanto la massima attenzione, invece il servizio è ancora molto disorganizzato, con grave danno per gli agricoltori”. Così Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia.

“Si procede a tentoni e a colpi di emendamenti – aggiunge – quasi che le risorse stanziate siano un’elemosina nei confronti del mondo agricolo, o comunque una concessione. Invece è doveroso, per ragioni economiche ma anche sociali, assicurare un bene primario e vitale come l’acqua ad agricoltori e allevatori, che pagano per riceverla”.

“Oggi – spiega Damascelli – la risorsa irrigua è gestita in parte dall’Arif e in parte dai Consorzi di Bonifica, e in entrambi i casi vi sono grosse criticità che non dipendono tanto da ragioni amministrative, quanto da un’inadeguata programmazione politica. Il Governo regionale, anziché continuare a procedere con piccoli interventi estemporanei a singhiozzo, dovrebbe decidersi a fare della gestione della risorsa irrigua una priorità”.

“E poi – prosegue il consigliere Fi – c’è il grosso problema della mancata organizzazione delle risorse umane. Sia per i lavoratori a tempo determinato dei Consorzi di Bonifica, sia per quelli dell’Arif, i contratti stagionali non superano i sessanta giorni, e se vengono rinnovati è solo a ridosso della scadenza. C’è troppa approssimazione, in barba alla legge regionale che stabilisce un tetto minimo di giornate lavorative per gli otd, tale da garantire agli agricoltori un servizio irriguo efficiente, e agli stessi stagionali un reddito minimo e la possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali. La gestione delle giornate viene fatta secondo principi di trasparenza e meritocrazia? In base a quali criteri vengono assegnate?”.

“Questo sistema insostenibile – prosegue – precarizza le attività degli agricoltori, che non possono programmare con sufficiente serenità l’irrigazione dei propri campi e temono di veder andare in fumo il raccolto, e non dà garanzie ai lavoratori irrigui e forestali, dei Consorzi e dell’Arif, a cui è affidato il servizio irrigazione e antincendio, costretti ad un’eterna incertezza e precarietà. Chiediamo al Governo regionale, una volta per tutte di porre fine a questa gestione al contagocce”.

“E poi – conclude Damascelli – vogliamo capire come vengano spesi i soldi erogati ai Consorzi di Bonifica, che comunque non sono spiccioli. Dopo i 4 milioni già stanziati per il 2018, la Regione ne ha destinati altri 8 per il loro funzionamento. Vogliamo sapere dettagliatamente come vengono utilizzati, visto che si tratta di soldi pubblici”.