Comune di Bitonto contro inceneritore Newo, FI Bitonto: "Ricorso riparatore al capo dello Stato, dopo mesi di inerzia"

"Ma perché il sindaco non si è mobilitato prima, con ricorsi ordinari alla magistratura, come hanno fatto gli altri amministratori comunali interessati?"

Stampa l'articolo
"Dopo mesi di silenzio e inerzia sull'inceneritore che la società privata Newo è stata autorizzata ad impiantare nella zona industriale di Modugno, a pochi chilometri da Bitonto, l'amministrazione Abbaticchio si sveglia e propone ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Straordinario – è utile precisarlo – perché il nostro Comune è fuori tempo massimo per i ricorsi ordinari alla magistratura amministrativa, proposti invece da altri Comuni che si sono prontamente mobilitati. E ricorso riparatore, visto che da più parti è stato rimarcato l'immobilismo del nostro Comune sulla vicenda". Così Forza Italia Bitonto risponde al roboante annuncio di Palazzo Gentile sul ricorso straordinario presentato al Capo dello Stato per chiedere di annullare il provvedimento dirigenziale del 25 gennaio 2018 con cui la Regione Puglia ha dato il nulla osta di compatibilità ambientale per il progetto di realizzare un impianto per il trattamento e coincenerimento di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi nella zona industriale di Bari-Modugno. 
"Piuttosto che sottolineare le azioni tardive compiute in questi giorni – continua la nota – Abbaticchio dovrebbe fare ammenda per il suo lungo silenzio-assenso al progetto, ancor più grave nella sua veste di vicesindaco metropolitano, visto che il primo nulla osta all'inceneritore fu dato proprio dalla Città Metropolitana".    
"Solo ora il nostro sindaco – commenta la consigliera comunale Fi Carmela Rossiello – si ricorda di agire contro questa potenziale bomba ecologica alle porte di Bitonto. Ma perché non si è mobilitato prima, con ricorsi ordinari alla magistratura, come hanno fatto gli altri amministratori comunali interessati? Abbia almeno l'onestà intellettuale di non far passare un ritardo per un merito, dovuto alla sua inerzia su una questione ambientale che avrebbe richiesto un'opposizione ben più solerte e decisa".