Colpo grosso a Palazzo Gentile. Il Laboratorio lascia la maggioranza

Vito Palmieri: “Amministrazione governa nella più becera continuità di un passato che non ci appartiene”

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Strappo definitivo tra la lista Laboratorio e l’amministrazione Abbaticchio. 

La forza politica più suffragata nelle amministrative del 2012, per voce del presidente Vito Palmieri, abbandona la maggioranza e passa all’opposizione. I motivi della scelta, nel comunicato che riceviamo e pubblichiamo.

“I voti liberi di una parte numericamente importante e politicamente significativa del popolo bitontino, rappresentato in Consiglio Comunale dal movimento politico-culturale "LABORATORIO", hanno dato un compito gravoso ed al tempo stesso esaltante agli eletti: cambiare il modo di governare la nostra Città e questo è stato anche il collante dei partiti e movimenti che hanno voluto dare una svolta sostanziale al governo della Città.

Questo purtroppo, ad oggi non è ancora avvenuto; anzi siamo molto distanti anche da qualsiasi prospettiva di effettivo cambiamento che, invece, continua ad essere quotidianamente richiesto.

Questa amministrazione, sta governando nella più becera continuità di un passato politico che non ci appartiene e che non ci apparterrà MAI.

Anche gli eletti del Laboratorio hanno tradito la fiducia che la gente ha riposto in noi, ma la nostra base elettorale non vuole ritenerci sodali di chi non è disponibile al cambiamento

Abbiamo bisogno di una nuova linea di riferimento in un mondo politico chiuso nella sua impotente meschinità, autoreferenziale nella sua sorda insensibilità al cambiamento e nella sua inguaribile coazione a ripetere malcostumi e cattive prassi.

Le battaglie non vanno solo dichiarate ma combattute fino in fondo: legalità, ambiente, lavoro, trasparenza non devono essere solo slogan ma impegno di responsabilità civile e politica da onorare nel patto formale con gli elettori

La nostra Città vive sotto una cappa di condizionamenti che soffocano ogni sforzo di cambiamento, condannandola ad un eterno presente, sempre uguale a se stesso e senza speranza. Non si tratta di condizionamenti mafiosi, si tratta di condizionamenti meno gravi, per un verso, eppure più complessi, per un altro. Sono condizionamenti del "familismo amorale" che offende il merito e protegge i legami di parentela e di appartenenza ad interessi consolidati, non sempre legittimi.

L'eterno ieri vive e prospera con le sue metastasi anche nella coalizione di maggioranza e di questo il "LABORATORIO" non vuole farsi complice.

Sin dalla nascita il "LABORATORIO" ha voluto dare una testimonianza tangibile e non retorica di politica come servizio.

Non vogliamo "tornare all'etica" come tanti protagonisti della vita politica bitontina di ieri e di oggi hanno conclamato ma spesso dimenticato.

Il "LABORATORIO" ha inteso la responsabilità etica come elemento fondante della coalizione di maggioranza e come humus di un radicale cambiamento nell'attività di governo della Città.  

Indipendentemente dal comportamento dei propri rappresentanti, di ieri e di oggi, il Laboratorio, fedele ai propri principi costitutivi e con la convinta partecipazione della propria base elettorale, intende avviare una nuova stagione politica, prendendo le necessarie distanze dall'Amministrazione Abbaticchio ed in opposizione alla stessa, perché nel modus operandi ha riprodotto il peggio della prima Repubblica con una gestione anacronistica, antistorica e falsamente democratica della "Cosa Pubblica".

Intendiamo ridare onore e dignità alla politica perché sia buona e buone siano le prassi, perché intendiamo la politica come servizio al cittadino per migliorarne le condizioni di vita. Questa è la politica del “LABORATORIO”.

Interessante, adesso, sarà capire quali saranno i comportamenti e le sorti di Domenico Incantalupo, assessore alla Polizia municipale, Ambiente, Annona e Agricoltura, ed espressione in giunta proprio di "Laboratorio".