Consiglio comunale. Via libera al rendiconto di gestione 2015. Ora si pensa al bilancio 2016

L'assise ha licenziato il provvedimento con il sì della sola maggioranza. Mundo ha chiesto un atto di indirizzo per le zone a1ter

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Via libera al rendiconto di gestione 2015, e ad alcuni provvedimenti di carattere urbanistico.

Il Consiglio comunale di ieri, ritornato a essere celebrato di mattina e in prima convocazione, non ha riservato grosse sorprese. Tutto è andato come doveva, anche negli immancabili scontri dialettici politici tra il sindaco Michele Abbaticchio e il capogruppo di Forza Italia Domenico Damascelli.


Centro tecnologico e atto di indirizzo di Mundo. Dopo aver ricordato il 24esimo anniversario della strage di Capaci costata la vita a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e a tre uomini della scorta, e aver registrato lo sfogo amaro di Pino Maiorano (Lista Intini) sulla assoluta inutilità della 2°commissione “incapace di analizzare il bilancio”, i lavori iniziano con molti assenti e con “soltanto” un'ora di ritardo rispetto all'orario concordato.

Da analizzare (per dare il tempo ai ritardatari di arrivare) ci sono innanzitutto i tre provvedimenti di natura urbanistica.

Il primo riguarda l'accordo di gestione integrata con il Politecnico di Bari per il Centro tecnologico da realizzare nella zona artigianale. Tutti d'accordo.

Il secondo è incentrato su un suolo ubicato in via Piepoli, che il Comune nel 2007 aveva tentato di espropriare trovando il “no” del Consiglio di Stato. Ebbene, ora i proprietari di quel bene chiedono risarcimento da Palazzo Gentile oltre che quello che li spetta. Tredici voti favorevoli, un astenuto (Toscano).

Il terzo è il via libera al Piano urbanistico di iniziativa privata su suolo tipizzato presentato nel dicembre 2014, e su cui anche la Soprintendenza ha dato parere favorevole.

Francesco Mundo (Partito socialista) prende la palla al balzo e chiede all'assemblea l'adozione di un atto di indirizzo che impegni la struttura amministrativa e comunale a dotarsi di un Piano urbanistico esecutivo che riguardi tutte quelle zone (via Megra, via Achille Grandi, via Abbaticchio, via Maria Cristina di Savoia) tipizzate a1ter – di discreto interesse panoramico – che consenta ai residenti di poter costruire e non soltanto di ristrutturare.

La proposta è accolta subito senza problemi.


Rendiconto di gestione 2015. L'aula nel frattempo si riempie un po' di più (arrivano anche gli esponenti di Partito democratico e Forza Italia), e Michele Daucelli può relazionare su cosa è stato il 2015. Molto brevemente, in realtà:patto di stabilità rispettato, e avanzo di amministrazione di 36 milioni di euro (non è un buon segno, perché sono soldi che il Comune non può spendere).

Christian Farella (Gruppo misto) sottolinea alcune osservazioni fatte dai revisori dei conti sul provvedimento: maggiore attenzione alla spesa complessiva, riforma delle Consulte (“dovrebbe arrivare prestissimo”, assicura Rocco Mangini), e adozione di un sistema informatico che regoli meglio il rapporto con le società partecipate. L'ex esponente di Moderati e popolari chiede, poi, che ogni assessore relazioni su quanto fatto l'anno scorso. Domenico Damascelli è d'accordo.

Il resoconto assessorile dura tre quarti d'ora. Cosa c'è di nuovo? L'Urban Center sta avendo i primi riconoscimenti e l'idea e quella di creare una rete di Urban Center dell'area metropolitana.

Tra settembre e ottobre dovrebbe essere inaugurato il Centro polifunzionale Paolo Borsellino. È partita la gara per installare le telecamere nelle zone commerciali con un bando di 162mila euro preso dalla Conca barese.

È in fase di predisposizione del Regolamento della polizia mortuaria.

Damascellivede una realtà diversa rispetto a quella disegnata dall'esecutivo e non lo nasconde. Puntando il dito sui toni trionfalistici con cui vengono fatti certi annunci, e sulle promesse mancate. Sottolinea le grandi falle nella cura del verde pubblico – specie in viale Giovanni XXIII –, chiede più attenzione alla viabilità rurale e a quelle zone della città ancora bloccate (zona h, zona c2, tra via Ammiraglio Vacca e via Angelini), reputa “completamente dimenticata” la politica edilizia e urbanistica della città. “Dove sono le 13 unità in più che il sindaco aveva promesso all'Ufficio turismo? Quale bene culturale è stato recuperato?? Che fine ha fatto quel pozzo artesiano di cui già sono stati stanziati i soldi e approvato il progetto? Voi fate solo politiche di Marketing elettorale, non territoriale”.

Perplessità le esprime anche il capogruppo dei piddini, Francesco Paolo Ricci.

Chiede lumi sul costo di gestione del teatro (circa 200mila euro nel 2015), su dove siano finiti i vigili urbani, visto che per strada non si vedono mai, e su cosa ne sarà dei 600mila euro dell'Europrogea.

Siamo creditore privilegiato – rassicura Michele Daucelli – e abbiamo chiesto di darci subito i primi 300mila euro, poi il resto con le dilazioni”.

Poco dopo le 14 si vota. Compatto il sì della maggioranza, altrettanto unito quello della minoranza (Ricci, De Palma, Toscano, Farella, Damascelli, Rossiello) per la bocciatura.