"Dimissioni irrevocabili". Abbaticchio lascia la vicepresidenza dell'Ato rifiuti Bari 1
La scelta era già maturata all'indomani della nomina a vicesindaco metropolitano con delega all'Ambiente. Dalla Regione, intanto, starebbero puntando ad azzerare tutti gli Ambiti territoriali...
Dimissioni irrevocabili.
Sono quelle che ha rassegnato il sindaco Michele Abbaticchio dalla vicepresidenza dell'Ato rifiuti Bari 1, che comprende anche Bitonto.
La scelta, maturata già all'indomani della nomina del primo cittadino a vicesindaco (con delega all'ambiente) della Città metropolitana, è stata comunicata ieri, in occasione della prima assemblea utile dell'Ambito.
“È bene che il vicepresidente dell'Ato rifiuti – motiva il sindaco bitontino -si occupi di aiutare Antonio (Decaro, ndr)offrendo un altro punto di vista rispetto al responsabile della stessa area (quella metropolitana) per l'ambiente. Ringrazio tutti i sindaci per la fiducia riposta e per i complimenti ricevuti, resto a disposizione dell'assemblea per trasmettere quanto imparato nel corso di questi anni. Le mie dimissioni sono irrevocabili”.
“Già una volta nominato vicesindaco metropolitano – afferma Abbaticchio ai nostri taccuini – avevo comunicato che avrei lasciato l'Ato rifiuti, per concentrarmi completamente con la nuova carica”. Senza dimenticare, inoltre, che l'ex dirigente comunale è anche assessore metropolitano con la delega alla Pianificazione strategica e territoriale.
Verso un Ato regionale?
La scelta di Abbaticchio arriva in un momento per nulla facile per tutti gli Ambiti territoriali pugliesi. Dopo aver azzerato o quasi l'Ato di Brindisi, il Consiglio regionale sembrerebbe orientato a commissariare anche gli altri.
Da via Capruzzi, infatti, avrebbero già predisposto una riforma del sistema dei rifiuti che il governatore Michele Emiliano si appresta a sottoporre alla concertazione. Tutto ruota sulla creazione di un'Agenzia regionale dei rifiuti, che si occuperà di tutta la gestione impiantistica e di tutti gli appalti da effettuare sul territorio.
La scelta è motivata dalla situazione drammatica dei rifiuti in tutto il tacco d'Italia: A Bari non ci sono discariche (Giovinazzo esaurita, Conversano sequestrata), a Foggia c’è Passo Breccioso in via di esaurimento e Deliceto al centro di una battaglia politica, nella Bat c’è Trani sotto sequestro, in Salento lo stallo dura da anni.