Per ogni fine c'è un nuovo inizio: come reagisci quando crollano le tue certezze?

Da dove riparti quando sei a terra e non hai più le forze per rialzarti?

Da dove riparti quando sei a terra e non hai più le forze per rialzarti?

Come reagisci quando crollano le tue certezze e i tuoi progetti?

Delusioni, fallimenti, speranze tradite e sogni svaniti.

Nella vita ti sarà successo almeno una volta di provare queste spiacevoli sensazioni. Ti sarai sentito il migliore amico di Leopardi e del suo pessimismo cosmico, oppure hai creduto, come Schopenhauer, che la tua vita fosse solo un pendolo che oscilla tra dolore e noia.

È così, pensaci. Ci sono momenti in cui la vita si colora di buio pesto. Ti ritrovi in un tunnelsenza fine, dove la luce è così lontana che non hai voglia di proseguire.

Ti sembra che una ondata di negatività ti abbia investito e abbia portato con sé anche le ultime forze che avevi per restare a galla.

Ti affanni in cerca di un porto sicuro e ti sforzi di nuotare per toccare la terraferma, invece tutto intorno a te trema.

Allora ti chiedi come puoi sopravvivere a quella tempesta. Come puoi non annegare in quello tsunami di emozioni, di eventi che ti hanno scombussolato i piani e di persone che fino ad un attimo prima erano lì con te e ora non ci sono più.

Che fine fanno i tuoi sogni, le tue speranze, i tuoi desideri?

Quando senti che ti crolla il mondo addosso, come reagisci?

Sei fragile, sei vulnerabile, hai paura. Ed è giusto che sia così. Non sei invincibile e non sei esente dalla sofferenza.

Fa parte del gioco. La vita, a volte, è come una roulette russa. Ti costringe a rischiare. Puoi giocare d’azzardo e sfidare quell’unico proiettile.

La cosa bella è proprio questa. Tu puoi scegliere. In ogni momento, in qualunque situazione, tu puoi decidere se premere quel grilletto e tenere duro, oppure convivere con la paura di quella rivoltella.

Quando sei a terra, hai forse un unico grande vantaggio: non hai nulla da perdere. Forse è proprio quella l’occasione migliore per gridare il tuo ‘All in!’ e tentare di vincere tutto quello che avevi perso.

Puoi ripartire da dove vuoi, da ciò che tu sei. L’àncora di salvezza sei tu. Riparti da ciò che ami, riprendi le tue passioni, apprezza le piccole cose che hai ogni giorno. E se non trovi alcun motivo per guardare avanti, costruisci qualcosa di nuovo.

Dipende da te. Dove decidi di porre la tua attenzione? Dove rivolgi il tuo sguardo?

Scegli ciò che ti fa sorridere: fai sport, leggi un libro, fai una chiacchiera con un caro amico, esci a fare una passeggiata e fatti accarezzare dal sole.

Giorno dopo giorno, ricomponi il puzzle della tua vita, con la consapevolezza che, i pezzi che sono andati perduti, probabilmente non servono più e che tutto è in divenire.

Accetta i cambiamenti e, soprattutto, accetta anche quello che non puoi cambiare. Lascia andare la tua mania di controllo e lascia che tutto fluisca. Datti il permesso di essere triste, di piangere, di essere arrabbiato e deluso.

Come ogni ferita, occorre tempo perché una cicatrice si rimargini. Sii paziente, sii amorevole. Il benessere si raggiunge attraverso l’attenzione e la cura.

Come è scritto nel Piccolo Principe:

‘È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito. È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttate via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza.

Per ogni fine c’è un nuovo inizio.’