Distorsioni e stiramenti, l’arma in più è la prevenzione

Riscaldamento, stretching e prevenzione di concetto minimizzano le probabilità di infortunarsi

L’eventualità di incorrere in traumi durante l’attività sportiva non è cosa rara. Fra i traumatismi sportivi si annoverano un’infinità di fattispecie cliniche: tuttavia, fatti i dovuti scongiuri, si può affermare che nella maggior parte dei casi, si tratta di infortuni lievi, ma non trascurabili.

A tal proposito nominiamo le distorsioni e gli stiramenti, per la frequenza con la quale, purtroppo, si verificano e soprattutto per la possibilità reale di prevenirli.

Per distorsione, si intende una modificazione temporanea dell’assetto articolare senza perdita di contatto fra le superfici articolari. La perdita di contatto fra le superfici articolari configura, invece, una lussazione.

In termini più semplici, si verifica un movimento che supera, relativamente poco, i limiti di ampiezza normali.

La distorsione può provocare, in relazione alla sua entità, danni a varie strutture legamentosetendinee e capsulari.

Lo stiramento è un eccessivo allungamento di alcune fibre muscolari sollecitate da uno sforzo intenso. Viene spesso confuso con lo strappo muscolare, che invece prevede la rottura delle fibre, o con la contrattura, una contrazione involontaria di fasci muscolari.

Si intuisce, così, che lo strappo muscolare configura un quadro più grave rispetto alla contrattura ed allo stiramento, a causa della soluzione di continuità che si instaura nella parte del muscolo interessato.

La prima misura da adottare, nel caso di distorsione o stiramento, è la messa in atto del protocollo R.I.C.E. (Rest, Ice, Compression, Elevation). L’acronimo indica interruzione dell’attivitàghiacciocompressione ed elevazione, indicazioni valide per gran parte dei traumi in acuto. È fondamentale sospendere l’esercizio fisico poiché continuando si potrebbero verificare ulteriori danni.

Particolare attenzione va riservata al capitolo ghiaccio: è scorretto applicarne quantità ingenti per periodi prolungati e consecutivi. È utile tenere il ghiaccio per pochi minuti sull’area interessata, ma farlo più volte, cioè osservando delle brevi pause fra un’applicazione e l’altra.

Compressione ed elevazione servono ad evitare dislocazioni e gonfiore eccessivo.

A differenza dei traumi più gravi, causati da situazioni principalmente fortuite, i due casi presi in considerazione sono i più responsivi alle misure precauzionali.

Per prevenire distorsioni e stiramenti è bene adottare degli accorgimenti quali l’utilizzo di scarpe idonee, la scelta di spazi adatti, il rispetto di periodi fisiologici di riposo per l’organismo, l’allenamento regolare e proporzionato alle personali capacità.

Oltre ai suggerimenti elencati, che potremmo definire prevenzioni di concetto, esistono delle azioni preventive che gli sportivi dovrebbero sempre eseguire nel corso di un impegno muscolare importante: riscaldamentostretching e cool-down (raffreddamento).

Queste attività precauzionali sono frequentemente ignorate o, peggio, svolte in modo scorretto, per questo motivo saranno oggetto della nostra prossima rubrica.