CALCIO - Tre goal anche al Vieste e il Bitonto fa 20. E domenica è in palio la serie D

I neroverdi non lasciano scampo ai foggiani e arrivano a venti vittorie in Campionato. E ora la supersfida contro il Cerignola

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In Bitonto-Vieste il numero magico è 20.

Venti come le vittorie stagionali dei neroverdi, che ieri hanno incamerato gli ennesimi tre punti battendo 3-1 i foggiani.

Venti come le marcature di Pietro Zotti, ancora una volta superstar e che, dopo aver deliziato con calci di rigore e punizioni, ha deciso di farlo da calcio d'angolo, non lasciando scampo all'estremo difensore ospite.

Quella del 36enne fantasista barese, però, è stata la rete che ha messo in cassaforte la 28esima domenica calcistica della serie A pugliese.

Prima c'è stata tanta altra roba: un Bitonto scintillante e a tratti spumeggiante, soprattutto nel primo tempo. Le due reti di un incontenibile Onny Turitto, alla prima doppietta stagionale che lo proietta a quota 7 tra i cannonieri. I chilometri sulla fascia sinistra di Oronzo Bonasia, un satanasso fuori controllo.

Le giocate magiche proprio di Zotti. Gli interventi puntuali e puliti di un impeccabile Fabio Campanella.

Se questi sono stati i presupposti, il risultato è prevedibile. Ottavo successo consecutivo per i leoncelli neroverdi, che superano senza molti brividi l'ostacolo Vieste, e sono pronti per affrontare domenica la partita delle partite. Contro la capolista Audace Cerignola nella bolgia caldissima del “Domenico Monterisi”.

Vittoria doveva essere e tale è stata per un Bitonto che ha avuto solo i difetti di sbloccare tardi la contesa, di divorarsi un numero altissimo di reti, di essersi addormentato per 5' sul 2-0.

Per il resto, Zotti e compagni hanno forgiato una delle più belle prestazioni della stagione, dimostrando di essere pimpante fisicamente mentalmente.

Di grande spessore soprattutto i primi 30', quando i neroverdi hanno dimostrato tutti i loro punti di forza: compattezza, concentrazione, qualità offensiva. Anche con l'assenza di Gennaro Manzari.

Poi, nella ripresa, si è pensato più a controllare e a colpire in contropiede, e sono arrivati i due goal che hanno chiuso il match. Nel mezzo un pauroso blackout che ha permesso ai foggiani di sognare l'impresa, ma che per fortuna non ha provocato danni irreparabili.

Ma domenica, contro Di Rito, Loiodice, Marra e compagnia bella non deve ripetersi.

La partita. Pasquale De Candia deve rinunciare a Manzari e Lorusso, appiedati dal giudice sportivo, mentre ritrova Cantatore, inizialmente in panchina.

In attacco, allora, spazio alla coppia Albrizio-Terrone ed è Camasta a completare il terzetto difensivo con Campanella ed Elia.

L'inizio di partita della vicecapolista è brillante, anche perché Zotti fa capire di essere subito in giornata sì. Dopo due minuti, impegna Innangi su calcio di punizione, ma al decimo è croce e delizia. In area di rigore, supera senza sudare un paio di avversari, si presenta davanti alla porta ma spara altissimo.

Il Bitonto si diverte e fa divertire, anche perché staziona stabilmente nella metàcampo ospite. Tutte le azioni insidiose passano da Zotti e Bonasia, inarrestabile sulla corsia di sinistra. Purtroppo, però, negli ultimi 16 metri paga in concretezza, cattiveria e precisione e il Vieste, dopo aver passato una prima mezz'ora difficile, tira fuori la testa e fa visita a Longo.

Quando sono tutti pronti per il thè caldo, si sblocca il punteggio. Ennesimo tentativo offensivo dei padroni di casa, palla in mezzo di Bonasia che sul secondo palo trova la capocciata di Turitto.

Anche la prima parte di ripresa, profuma di neroverde. Zotti ci prova di fuori, Albirizio non inquadra la porta da buona posizione, Terrone lotta e sbraita come un leone, il direttore di gara non concede un evidente rigore per un intervento da pallavolo apparso limpidissimo a tutti.

Ma al 24' il “Città degli Ulivi” esplode per la seconda volta. A segnare è sempre Turitto, che questa volta sceglie il piede e non la testa. A fargli fare rete è sempre Bonasia, con un suo cross dalla sinistra.

Tutto finito? No, perché il Bitonto si concede una tregua e il Vieste ringrazia.

Dapprima accorcia le distanze con Triggiani (27'), poi non va lontano dal pareggio con Saani (29') che approfitta di un errore di Camasta.

Poi Zotti, passata la mezz'ora, decide di mettersi in proprio e di regalare la magia anche da calcio d'angolo, sul quale Innangi nulla può.

Adesso sì che è davvero finita, e si può iniziare a pensare alla supersfida di domenica prossima.

Lo certifica anche la classifica: Cerignola 67, Bitonto 65, Altamura 58, Casarano 52.

Nella città di Giuseppe Di Vittorio si deciderà la serie D.

Le pagelle. Longo sv; Campanella 7, Camasta 6-, Elia 6,5; Turitto 7,5 (Modesto sv), De Santis 6,5 (Roselli sv), Capriati 6,5, Bonasia 8 (sulla corsia di sinistra è un pendolino che non conosce sosta); Zotti 7,5 (Cantatore sv), Terrone 6, Albrizio 6.