CALCIO – 0-0 col Novoli, per il Bitonto l'Eccellenza parte con uno scialbo pareggio

Per i leoncelli neroverdi esordio a reti inviolate nella prima di campionato al "Città degli Ulivi"

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Definire con due aggettivi il bicchiere neroverde dopo lo 0 – 0tra US Bitonto e Novoli, prima giornata del campionato di Eccellenza, non é cosa semplice.

Da un lato può essere mezzo vuoto, perché quando pareggi a domicilio contro una squadra in 10 per oltre un'ora, devi mangiarti le mani e recriminare. Se però quella stessa compagine rischia di vincere a fine partita, guardi il bicchiere mezzo pieno.

In attesa che qualcuno sbrogli questo dubbio, la notizia è che il Bitonto continua a essere un punto interrogativo. Abbastanza grande. Condizione fisica tutt'altro che buona, manovra poco fluida e lenta, identità di squadra ancora ben da definire, personalità da Eccellenza ancora da trovare. Insomma, per mister Onofrio Fino c'è molto da lavorare.

Per la prima di Campionato, l'ex allenatore di Libertas, Mola e Andria cambia uomini e modulo, passando al 4 – 3 – 2 – 1. C'è l'esordio (positivo) di Alessandro Di Gioia, classe '96, tra i pali; Capriati, Montrone (conferma più che ottima), Bonasia, Vittorio in difesa; Piperis,Caringella (Antonio, classe '95, bel giovane davvero), Martellotta; Modesto, Roselli; Terrone. Fuori, per infortunio, Mastrolonardo, per scelta tecnica Capriati e Sangirardi.

L'approccio al match dei padroni di casa è positivo, perché nei primi 3' si rende due volte pericoloso con Modesto e Terrone. Il Novoli, però, non ha brodo nelle vene e al “Città degli Ulivi” non è arrivato per essere vittima sacrificale. E lo fa vedere al 5' con un tentativo velleitario di Alessandrì e al 16' con la traversa scheggiata su punizione da Scarcella.

Dopo i primi 20', i ritmi si abbassano notevolmente. È il Bitonto che prova a fare la partita, ma è lento e prevedibile, gli esterni non spingono come dovrebbero, sbaglia parecchio in fase di palleggio, e Terrone combatte solingo in mezzo alla difesa ospite, dove Lopetuso giganteggia.

Alla mezz'ora l'episodio che cambia la partita: gomitata di Alessandrì a Montrone, e rosso diretto per la punta leccese. I neroverdi, però, si fanno vedere soltanto con un tiro da fuori di Caringella ben controllato da Antonica. 0 – 0 all'intervallo.

Nella ripresa, non c'è più Piperis e al suo posto entra Loseto. Il Bitonto prova a fare qualcosa in più, ma a parte qualche mischia e tiri da fuori, le occasioni latitano. Al 21', però i neroverdi gridano alla sfortuna quando la botta dai 30 metri di Roselli si stampa sulla traversa complice anche la deviazione di Antonica. Potrebbe essere la scossa, ma in realtà Modesto e compagni si assopiscono subito, e il Novoli non deve faticare granché per tenere a bada i timidi tentativi avversari. E a poco valgono l'ingresso di Belviso al posto di Capriati e il dirottamento di Bonasia sulla sinistra, ma il Bitonto è troppo statico, sempre prevedibile e si affida a poche e discontinue folate.

E rischia tantissimo nel finale: al 42' è Di Gioia a salvare su Caravaglio tutto solo lanciato a rete da Scarcella. Sull'angolo successivo è Caringella a salvare sulla linea un colpo di testa a botta sicura di Cocciolo.

È l'ultima occasione di una partita sicuramente non bellissima. Uno 0 – 0 che regala il primo punto della stagione a entrambe le formazioni. Quattro mesi fa, in Supercoppa di Promozione, il Bitonto vinceva 2 – 0.

Altri tempi e altro Campionato.

Lo sa bene Onofrio Fino, che a fine partita non si nasconde. «Siamo stati poco cinici in attacco – afferma – e spesso abbiamo sbagliato l'ultimo passaggio. In Eccellenza ogni gara è una sofferenza e una battaglia continua. Non dimentichiamo che il nostro obiettivo è la salvezza e dobbiamo lavorare per questo. Mi è piaciuto comunque il fatto che i ragazzi si sono adattati facilmente ai vari moduli che abbiamo adottato nel corso della gara. Mercato? Mi aspetto qualche rinforzo in attacco».

Sul tema, però, non si sbottonano né il presidente Francesco Paolo Noviello né Vincenzo Cariello, che però se la prendono con i tifosi. «E' assurdo fischiare l'allenatore, il presidente e il vicepresidente dopo solo 3 gare ufficiali – sottolineano – stiamo lavorando e certamente miglioreremo. Se c'è qualcuno più bravo di noi, si faccia avanti».

Domenica, intanto, c'è la trasferta ad Ostuni, ieri sconfitto di misura a Trani.