CALCIO - Mancano Zotti e Manzari? No problem, il Bitonto sbanca anche Barletta e comanda da solo

I neroverdi battono anche la corazzata di mister Massimo Pizzulli in rimonta e guardano tutti, ma proprio tutti, dall'alto. Domenica altra sfida d'alta quota contro il Casarano

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Il bello del gioco del pallone è che a volte le vittorie valgono più dei tre punti.

Prendete una partita a caso: Barletta-Us Bitonto, finalmente disputata con alle spalle la grande storia che circonda le due squadre. E con una cornice di pubblico che faceva rabbrividire (ma quanti erano ieri i bitontini nella città della disfida? E con quanto entusiasmo lo hanno fatto e hanno data caccia al biglietto?).

Era lo scontro al vertice dell'11esima giornata dell'Eccellenza. E a vincerlo sono stati i neroverdi, che hanno espugnato il “Manzi-Chapulin” per 2-1 con le reti di Terrone e Albrizio.

Ma dietro, si diceva, c'è davvero di più.

Perché ottenuto senza due pezzi da novanta come Pietro Zotti e Gennaro Manzari, 15 gol in due in dieci partite.

Perché arrivato in rimonta, dopo uno svantaggio subito dopo appena 4', e per giunta su autorete.

Perché frutto di una prova convincente, autoritaria, concreta e da grande squadra dal 1' al 96', al cospetto di una corazzata.

Perché porta la firma anche di Nando Terrone, che si è fatto trovare pronto quando doveva farsi trovare pronto. Finora ha fatto tanta panchina, Leonardo, a volte a malincuore, ma non ha mollato perché sa benissimo che in questo Bitonto che domina e sogna c'è bisogno anche di lui. Dei suoi gol. Della sua esperienza.

Perché vuol dire settimo successo consecutivo (ottavo nelle ultime nove partite), il quarto blitz di fila in trasferta, primo posto in solitaria con 28 punti, due in più del Cerignola, tre dell'Altamura, sette del Casarano, dieci del Barletta. Imbattibilità che dura da dieci partite. Miglior attacco (con l'Altamura) e miglior difesa.

L'unico neo è che l'inviolabilità della porta bitontina è terminata dopo oltre 840'. La colpa? Un'autorete.

La partita. Pasquale De Candia (assente anche lui, ieri, causa squalifica) deve fare a meno di Zotti e Manzari, si affida a Modesto e Terrone, non snaturando i tratti somatici della sua creatura. Longo; Campanella, Cantatore, Elia; Modesto, De Santis, Capriati, Bonasia; Turitto; Terrone, Albrizio.

Dopo quattro giri di orologio, il Barletta del bitontino Massimo Pizzulli è già in vantaggio: punizione beffarda di Mignogna, e colpo di testa altrettanto sfortunato e infingardo di Elia che spedisce nella sua porta.

La partita, si dirà, è già segnata, ma il Bitonto, anche senza Zotti e Manzari, ha argomenti per far male e reagire. I più propositivi sono Turitto, un satanasso macinatore di chilometri e instancabile sulla fascia destra, e Modesto, che a fine primo tempo impegna severamente Rossetti.

Una bella punizione di De Santis, invece, è bella per i fotografi ma si spegne a lato.

I neroverdi continuano ad attaccare anche nella ripresa, e nei primi dieci minuti l'estremo difensore di casa è strepitoso su due conclusioni da fuori di Modesto prima e De Santis poi, e fortunato quando sempre Modesto colpisce la traversa.

Il pareggio, però, è solo rimandato e lo realizza Terrone, bravo e pronto a farsi trovare al posto giusto dopo un'uscita a vuoto di Rossetti da calcio d'angolo battuto dalla sinistra.

Primo squillo in Campionato per l'attaccante tranese, secondo complessivo dopo quello segnato al Mola in Coppa Italia.

Il match si accende, e il più nervoso è Nicolas Di Rito che, già ammonito, commette fallo sull'ex Cantatore e raggiunge anzitempo gli spogliatoi.

Barletta in inferiorità numerica, e il Bitonto non perdona e al 23' compie il sorpasso con Albrizio, bravissimo a spingere in rete un incredibile cross al volo di Turitto dalla destra. Per la giovane punta bitontina si tratta del sesto acuto stagionale nelle ultime sette partite.

A questo punto, negli oltre 20' più recupero, i padroni di casa si spingono in avanti per rimettere sui dritti binari il match, ma Longo è attento e sicuro in un paio di circostanze.

È 1-2. Anche il fortissimo Barletta si deve inchinare alla dura legge del Bitonto di mister Pasquale De Candia, che viaggia come un treno che non conosce ostacoli.

Domenica c'è la tappa intermedia numero 12. Al “Città degli Ulivi” arriva il Casarano dell'ex Cosimo Tedesco, quarta forza del Campionato.

Sarà un altro pomeriggio da vivere con i brividi addosso...