CALCIO - Manzari-Zotti show, e il Bitonto non lascia scampo al Molfetta

Nella prima gara del 2017, i neroverdi tornano alla vittoria portandosi a casa il derby per 3-1. E salgono al secondo posto in Classifica

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Dapprima c'è la paura. Il gol (bello, molto bello) di Cesareo, che illude i tifosi di casa.

Poi, però, si scatena l'uragano. Rigorosamente dai colori neroverdi. La doppietta di Gennaro Manzari intervallata dal rigore di Piero Zotti.

Il risultato? Il Bitonto passa (facilmente) a Molfetta 3-1, bissa il successo dell'andata portandosi a casa entrambi i derby, torna alla vittoria dopo oltre un mese di astinenza (era il 4 dicembre, il dì del blitz a Vieste), risponde allo squillo della capolista Cerignola che rifila tre reti al Gallipoli, e sale al secondo posto in classifica, restando a -3 dai foggiani. E approfittando della partita non disputata dell'Altamura.

Tre punti che fanno rima con guarigione? Difficile dirlo, perché forse i neroverdi non sono mai stati realmente malati. Semplicemente, dopo due mesi a tutta birra tra ottobre e novembre, Zotti e compagni hanno avuto un calo fisiologico a dicembre, pagando anche la malasorte con alcuni infortuni.

Ecco, perché, dopo tre settimane di sosta, era importante ripartire. Seppur con una prestazione non eccelsa. Ieri, infatti, davanti a un avversario modesto, il Bitonto ha giocato come un gatto che dà la caccia al topo, partendo al piccolo trotto, ma facendo valere alla distanza le sue doti qualitative e l'ennesima giornata sì di suoi due killer, entrambi a quota 11 reti in Campionato.

La gara dei biancorossi padroni di casa, insomma, è durata solo 24', perché poi nulla hanno potuto con la vicecapolista. Che poteva anche fare più goal.

Ma per brindare l'esordio del 2017, questo champagne va più che bene.

La partita. Per la prima uscita dell'anno, mister Pasquale De Candia (per lui un ritorno a casa essendo un molfettese doc) deve rinunciare agli infortunati Cantatore e Albrizio, e preferisce Lorusso a Camasta in difesa.

Longo; Campanella, Lorusso, Elia; Turitto, De Santis, Capriati, Bonasia; Zotti; Manzari, Terrone.

L'inizio di match è sonnecchiante, seppur c'è un bel tentativo di Bonasia dopo uno sfondamento personale sulla fascia.

Cesareo, invece, ha il piede bollente e Longo se ne accorge al 16', quando uno splendido tiro da fuori dell'attaccante molfettese non lascia scampo all'estremo diifensore neroverde. È il sesto gol consecutivo che i leoncelli subiscono nelle ultime quattro partite. Forse un po' troppi?

La magia del numero 11 di casa ha il merito di svegliare il Bitonto, che torna a fare il Bitonto. Già al 17' quando, al termine di un'azione prolungata, Manzari da vero condor insacca davanti a Soares, e ben assistito da Bonasia.

Il raddoppio arriva quando sul cronometro scocca il minuto 24. Zotti non lascia scampo al portiere di casa dal dischetto, per un rigore causato da atterramento in area di uno scatenato Bonasia.

In 420 secondi, insomma, il match è già ribaltato. E i neroverdi, guidati dalla fame di gol di Manzari, dai tocchi soffici e vellutati di Zotti, dalle sgroppate di Bonasia e Turitto, dalla lotta gagliarda di Capriati in mezzo al campo, potrebbe allungare con Zotti prima e Turitto poi, ma al riposo è solo 1-2.

La terza marcatura arriva a principio di ripresa.

Il pasticciere sfornatore di bignè è sempre Pierino il 10, che lancia Manzari davanti a Soares, e per il “condor” è un gioco da ragazzi superarlo e insaccare la doppietta personale.

Per l'ex attaccante di Trani e Locorotondo è il quarto acuto nelle ultime quattro partite.

Poi cala il buio, e peccato che Capriati non voglia mangiare il babbà confezionato sempre dalla pasticceria Zotti.

Ma questa volta è ampiamente perdonato, anche perché i goal servonodomenica a domicilio contro l'Otranto, per nulla avversario semplice.