Risultati di Pasquale Fallacara
Bitonto da riscoprire. Che fine ha fatto lo stemma della città di Bitonto, sormontato da corona marchesale, di via Solferino?
Sin a non molto tempo fa, svettava sull'epigrafe rettangolare con iscrizione latina su sei registri, presente sulla residua muratura urbana, a ridosso della Chiesa di Santa Rita
Bitonto da riscoprire. Villino De Napoli, la dimora neoclassica in via Palo
Sulle pilastrate sono scolpiti gli stemmi araldici delle famiglie Planelli/Sylos e Planelli/Visconti, a cui apparteneva. All'ingresso una bellissima Madonna
Bitonto da riscoprire. L'antica arteria rurale denominata "Antica degli Impisi"
Il toponimo sarebbe dovuto a soggetti ivi impiccati, forse caduti in un'imboscata di briganti o giustiziati nelle forche
Bitonto da riscoprire. Il Casino la Contessa a Palombaio
La vetusta struttura trae il suo nome dalla nobildonna Santoro, che affetta da malattia respiratoria vi dimorò per trarre sollievo dall'aria salubre della frazione
Bitonto da riscoprire. Le monete bitontine documento della dimensione politica della città nel III sec. a.C.
Tre tipi sono conservati al British Museum. Altri due sono stati riscontrati a Bitonto
Bitonto da riscoprire. L'antica Croce dei Cappuccini
Crollò nel 1830 a causa dei lavori di livellamento della strada e, nonostante le promesse, il monumento sacro non fu più ricostruito
Bitonto da riscoprire. La Repubblica Napoletana e l'albero della libertà a Bitonto
La città rimase tiepidamente fedele al Re Ferdinando IV. Segno di questa indecisione fu il ritrovamento sotto Porta Baresana di un paio di pantaloni che portava la seguente dicitura in vernacolo: Ci jè pròime, se càlze (chi è primo, se lo infili), la prima armata che arriva detiene il potere locale
Bitonto da riscoprire. Santo Spirito e la possente Torre Asburgica, meglio conosciuta con il toponimo "Il Castello"
Torre Santo Spirito, antica vedetta a difesa della cala di Santo Spirito
Bitonto da riscoprire. Fulmine sull'Obelisco Carolino nel 1957
In frantumi l'epigrafe del basamento, poi rinnovata. I frammenti di quella originaria sono conservati in Biblioteca
Bitonto da riscoprire. La statua dell'Immacolata, distrutta da un incendio nel 1903
Le guardie municipali Verrone e Chiddo, sprezzanti del pericolo, riuscirono a salvare il legno della scultura semidistrutta, restaurata e riconsacrata dopo meno di due mesi