Sapevi che si può litigare in modo sano?

In tutti i rapporti, di coppia, di lavoro, di amicizia, le incomprensioni e gli scontri sono inevitabili

Sapevi che si può litigare in modo sano?

In tutti i rapporti, di coppia, di lavoro, di amicizia, le incomprensioni e gli scontri sono inevitabili.

Sono inevitabili per molte ragioni: per divergenza di opinioni, perché si hanno modalità differenti di gestire uno stesso problema, per diversità di valori, oppure semplicemente per una questione caratteriale.

Ma la ragione principale per cui si litiga è che litigare fa bene!

Litigare è un modo per esprimere te stesso, è un momento in cui vuoi dimostrare la tua forza, affermare la tua identità e tirare fuori le tue emozioni.

Per questo litigare fa bene. Ti fa bene. Ci fa bene. Ti permette di affermarti e di dire chi sei.

Il rischio, però, è che il momento del litigio si trasformi in una gara a chi è il più forte, a chi deve avere l’ultima parola: nella corsa a vincere.

Vincere poi che cosa?

Quante volte accade che un semplice litigio si trasformi in un vero e proprio conflitto e che si vada ben oltre i motivi per cui si è iniziato a discutere? Subentrano giudizi, accuse, colpe.

Fino a dimenticare, talvolta, persino i reali motivi per cui abbiamo iniziato a litigare.

Questo succede perché nel litigio ci concentriamo su noi stessi e sul tumulto di emozioni che prende il sopravvento, perdendo di vista l’obiettivo: trovare la soluzione!

E se fosse possibile trasformare tutto questo confliggere in qualcosa di positivo?

Se ritieni che sia impossibile, ti consiglio di scoprire come puoi iniziare a farlo.

Litigare in modo sano significa creare uno spazio di condivisione e apertura, piuttosto che prepararsi a salire su un ring di combattimento.

Per fare questo occorre avere chiara l’intenzione comunicativa e concentrarsi sui bisogni di entrambi e le possibili soluzioni, non solo sul problema.

Durante un conflitto tendiamo a dimenticare il punto di vista dell’altro e questo non facilita la relazione: al contrario, crea maggiore distanza e ostacola la possibilità di una negoziazione.

La buona notizia è che puoi seguire dei passi che ti aiuteranno a “litigare in modo sano”, sciogliere le tensioni e far riemergere la complicità e il dialogo.

Eccoli qui, 4 passi per te:

1. Preparati alla gestione del conflitto: prenditi prima del tempo per smaltire l’emotività. Se sei troppo coinvolto rischi di “fare terra bruciata”.

Prenditi il tuo spazio di riflessione interiore e prenditi cura della tua parte emotiva ferita.

Solo così potrai affrontare in maniera efficace il conflitto.

2. Identifica la cornice del problema: valuta attentamente e definisci qual è la vera sostanza del problema, evita generalizzazioni e focalizzati sul reale motivo per cui è nato il conflitto.

3. Distingui il problema dalla persona: regola importantissima per creare empatia e comunicazione.

Metti in evidenza il comportamento o la frase che ti ha ferito, evita giudizi di valore sulla persona!

L’elenco delle accuse e delle colpe innalza il livello di tensione e irrigidisce la persona che, sentendosi attaccata, attaccherà a sua volta.

4. Lascia andare le lotte di supremazia: per trovare un accordo e trasformare il conflitto in una occasione di scambio reciproco, devi scendere dal piedistallo delle tue convinzioni ed entrare in un territorio comune.

Un dialogo costruttivo, basato sull’ascolto, permette di raccogliere maggiori informazioni e fare chiarezza laddove ci sono dubbi.  

E infine, ricorda. Con i mattoni di una relazione si possono fare molte cose: innalzare un muro o costruire un ponte.

 

A te la scelta!