Abbaticchio risponde seccamente alla cooperativa Annunziata sulla vicenda 167

"L'azienda avrebbe dovuto presentare adeguata documentazione agli uffici comunali dopo aver vinto il bando"

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«Se la mia colpa è quella di non aver fatto pressione agli uffici comunali responsabili del procedimento per “avvantaggiare” un'azienda in un regolare bando pubblico e dovrei dimettermi per questo, sono contento di non averlo fatto». Il sindaco Michele Abbaticchio non ha digerito l'attacco che la cooperativa Annunziata ha lanciato ieri (http://www.dabitonto.com/cronaca/r/p-e-e-p-escluso-dal-bando-il-consorzio-annunziata-pur-vincitore-atto-illegittimo-ed-ingiusto/1976.htm) in merito all'intricata vicenda 167, e risponde per le rime. Respingendo la richiesta di dimissioni e difendendo il suo operato.  «L'azienda avrebbe dovuto presentare adeguata documentazione agli uffici comunali dopo aver vinto il bando – ha proseguito il primo cittadino – e se non lo ha fatto non può chiedere alla politica di coprire queste falle. Adesso gli uffici chiameranno l'impresa che si è classificata seconda al bando e le chiederà di portare i documenti. Se neanche questa lo farà, soltanto allora interverrà la politica portando in Consiglio comunale un nuovo bando, magari meno costoso di quello che l'assise ha approvato all'unanimità qualche anno fa».  L'affondo prosegue: «Se noi consentissimo che la politica intervenisse con decisioni proprie nella gestione di un appalto pubblico, disconosceremmo il valore stesso della legalità, ci saranno sempre tante motivazioni che altri troveranno per giustificare le violazioni di una legge. Ma alla fine resterebbero solo criminali con leggi prese in giro da comportamenti di cattiva politica che questa amministrazione e il Consiglio Comunale sono chiamati ad eliminare per sempre. Le regole del bando pubblico non sono state scritte da questa amministrazione. Chi invece ha partecipato al bando le conosceva,nel momento in cui ha assunto la responsabilità di gestire il parziale destino di decine e decine di cittadini aderenti ad un progetto di un passato che non conosco e che, peraltro, non ci appartiene».  Non è la prima volta, in realtà, che il sindaco interviene a gamba tesa sulla questione 167. Lo aveva già fatto, con gli stessi contenuti, un paio di settimane fa (http://www.dabitonto.com/cronaca/r/lo-annuncia-il-sindaco-finalmente-faremo-tredici-assunzioni-entro-l-anno/1875.htm) e mercoledì in Consiglio comunale, ricevendo il “placet” dell'intera assise.