Al bitontino Pasquale Fallacara il premio Alberoandronico per il suo impegno nella valorizzazione del territorio

Foto, ricerche, articoli, saggi e persino un gruppo Facebook per questo insigne rappresentante dell'Arma amante dell'arte

Stampa l'articolo

Con il patrocinio di Roma Capitale, Città metropolitana di Roma Capitale e Consiglio regionale del Lazio premiati poesie, racconti, libri, fotografie, cortometraggi e pittura, nella cornice unica della Sala Protomoteca. Un’impareggiabile Giuria ha scelto i vincitori tra centinaia di concorrenti provenienti da Europa (Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Lussemburgo, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, San Marino, Spagna, Svezia, Turchia, oltre all’Italia naturalmente), Africa (Sudan), Asia (Bangladesh, Cina, Libano, Nepal e Russia); America (Brasile e Stati Uniti); Oceania (Australia). I vincitori della dodicesima edizione del Premio Alberoandronico: Luca Campi di Siracusa (poesia), Marco Biffani di Roma (sillogi), Alessia Tagliabue di Brescia (racconti), Ivana Saccenti di Mantova (sul tema “La strada, la casa, la città, l’ambiente: vivere e costruire il territorio), Felice Jacques Victor Bucalo di Messina (editi di narrativa), Maria Pia Brunelleso di Napoli (editi di poesia), Ennio Santaniello di Nuoro (testi per una canzone), Alessandro Manzi di Latina (sport), Gino Dondi di Parma (romanzi inediti), Nicola Perasso di Vercelli (raccolte di poesie inedite), Antonino Giordano di Palermo (poesia dialettale), Elisa Cogotti di Cagliari (fotografia), Riccardo Di Gerlando di Sanremo (cortometraggi), Anna Coccia di Hayange - Francia (pittura). “E’ stato emozionante”, afferma Pino Acquafredda, Presidente dell’Associazione Alberoandronico, “premiare Hafez Haidar, poeta e scrittore libanese per nascita e italiano di adozione, candidato nel 2017 al Nobel per la Pace, Paolo Borrometi, custode libero di un giornalismo a “testa-ta alta” e Leo Gullotta, miglior attore per il cortometraggio Lettere a mia figlia del regista Giuseppe Alessio Nuzzo”. Toccante anche il momento della consegna dei premi a Stefano De Carolis di Bari e a Pasquale Fallacara di Bitonto, entrambi dell’Arma dei Carabinieri”.

Pasquale, insigne collaboratore della nostra testata, ama di un amore viscerale la nostra terra, che ha omaggiato con studi, ricerche, articoli, saggi e persino una pagina Facebook,  per questo non poteva non ricevere un riconoscimento così prestigioso.  

E, a proposito del legame forte fra il Premio e la nostra città, il presidente Acquafredda spiega: "Pensate che l’Associazione Alberoandronico trae origine proprio da Bitonto;  i colori sociali sono il nero e il verde della squadra locale, in ricordo dell’Ammiraglio Vito Acquafredda, che ha portato sempre Bitonto nel cuore!  Il figlio, Pino Acquafredda,  è il Presidente di questa realtà culturale che si è ormai affermata a livello internazionale.  

Pasquale Fallacara è stato premiato insieme a Hafez Haidar, poeta e scrittore libanese per nascita e italiano di adozione, candidato nel 2017 al Nobel per la Pace, Paolo Borrometi, custode libero di un giornalismo a “testa-ta alta” e a Leo Gullotta, miglior attore per il cortometraggio Lettere a mia figlia del regista Giuseppe Alessio Nuzzo”.  Bellissimi momenti pugliesi anche per i riconoscimenti andati a Giovanni Cenerino anche lui di Bitonto, a Francesco Baldassarre di S.Spirito, a Stefano De Carolis e a Emanuele Zambetta entrambi di Bari.
Intervistato sull’iniziativa, Pino Acquafredda ci ha detto: “Un incontro di arte e cultura, simbolicamente un abbraccio tra chi condivide emozioni e idee, tra generazioni diverse che si arricchiscono, formando quell’esperienza speciale che è la cultura. Il Premio è diventato un appuntamento importante e atteso da chi vuole esprimere il proprio talento e la propria passione. Non ci fermiamo a questa edizione,  abbiamo fatto 13 con il nuovo bando, aperto alla partecipazione di tutti, in particolare ai bitontini che, come ha fatto magnificamente Pasquale Fallacara, hanno già disponibile il nuovo bando sul sito www.alberoandronico.net. Spero che il prossimo anno, a Roma in Campidoglio, potremo premiare tanti neroverdi bitontini”.

Premi speciali alla giovanissima Arianna Sordini di Frosinone e al novantacinquenne Mario Bitozzi di Udine. La particolare classifica riservata ai residenti nel Municipio XIV di Roma Capitale ha visto l’affermazione di Domenico Portale mentre a Emir Sokolovic è andato il riconoscimento per le opere provenienti dall’estero (Bosnia ed Erzegovina). Conclude Pino Acquafredda “Un incontro di arte e cultura, simbolicamente un abbraccio tra chi condivide emozioni e idee, tra generazioni diverse che si arricchiscono, formando quell’esperienza speciale che è la cultura. Il Premio è diventato un appuntamento importante e atteso da chi vuole esprimere il proprio talento e la propria passione. Non ci fermiamo a questa edizione, abbiamo fatto 13 con il nuovo bando, aperto alla partecipazione di tutti, già disponibile sul sito www.alberoandronico.net “.