Al maestro Michele Lapenna è dedicata l’aula 2.0 della scuola elementare “V. F. Cassano”

Il dirigente scolastico Anna Bellezza: «Mi è piaciuto il parallelismo tra la scuola di un tempo e quella di oggi»

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L’eternità è quel soffio di vita che l’uomo infonde a chi lo ha preceduto attraverso le tracce che ha lasciato di sé.

Può essere un manoscritto, un’opera di bene in particolare o una qualsiasi cosa nascosta in una cantina impolverata tra mille ricordi a riportare alla memoria un uomo che merita e che può continuare a vivere impartendo, inconsapevolmente, un insegnamento.

Da ieri, tutti coloro che frequenteranno la scuola elementare “Vito Felice Cassano” potranno esser inebriati dalla storia del nostro paese grazie a una delle tracce che son in vista sulle sue mura, ovvero una targhetta con su scritto: maestro Michele Lapenna, medaglia d’oro alla Pubblica Istruzione nel 1910. Essa è stata benedetta daDon Pasquale Muschitiello, rettore della parrocchia di San Ferdinando, a Bari.

«Ho voluto dedicare un’aula 2.0, ovvero la 5C – ha spiegato la dott.ssa Anna Bellezza, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Cassano-De Renzio” –, perché siamo l’unica scuola nella Provincia di Bari ad essere completamente digitale avendo aderito al progetto “Smart Future”, promosso dalla Samsung e in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano e Cremit. Mi è piaciuto il parallelismo tra la scuola di un tempo e quella di oggi».

Michele Lapenna è una delle gemme più preziose della nostra Bitonto: educatore, latinista, studioso e poeta, nato nel 1839 e morto nel 1925. E’ stato un insegnante nella Bitonto ottocentesca e primo novecentesca, e ci ha fortunatamente consegnato sue tracce con un manoscritto che la sua famiglia ha gelosamente conservato. Esso contiene una serie di poesie che ha composto negli ultimi anni della sua vita, intorno al 1911, quando ormai la sua carriera di maestro era volta al termine.

Il coro di voci bianche dell’istituto scolastico, diretto dal maestro Giuseppe Demichele, ha introdotto la cerimonia di intitolazione dell’aula al maestro Lapenna, che è stato ricordato da un suo discendente, Michele Muschitiello.

«Quando si tratta di conoscere un illustre bitontino – ha affermato il vicesindaco Rosa Calò , corriamo subito al fronte. Mi è piaciuta l’idea di dedicare un’aula perché è un giusto modo di tramandare la memoria di un grande uomo ed è un buon incentivo per l’educazione, da alimentare nell’ambito scolastico e familiare».

Il maestro Marco Vacca ha ricordato Lapenna ripercorrendo la sua biografia ed evidenziandone le umili origini, la forza d’animo, la volontà di impartire sempre un insegnamento, il suo spirito politico e religioso, i suoi meriti.

“Paideia per sempre” è un libro che la prof.ssa Carmela Minenna ha scritto e pubblicato due anni fa. In quelle pagine che hanno il profumo di storia, si va da un excursus biografico, curato da Michele Muschitiello, ad uno spaccato dell’istruzione primaria di fine Ottocento a Bitonto, e alla raccolta di sonetti e odi di contenuto religioso e civile-patriottico.

«Un uomo alla finestra. Io ritengo non ci sia definizione migliore per un intellettuale – ha commentato la prof.ssa Minenna –. La finestra va intesa come spazio di congiunzione e separazione che permette di osservare la realtà. L’orizzonte di Lapenna è stato Bitonto. Egli ha veicolato attraverso la storia del nostro paese la sua esperienza didattica».

Ulteriore esempio d’eternità è nell’orgoglio che l’avvocato Angela Muschitiello, docente di Pedagogia nei corsi Sis e Tfa, ha mostrato nel ricordare le sue origini bitontine – essendo, però, nata e vivendo a Bari – ed, in particolare, il maestro.