"Anno nuovo, politica vecchia". L'opposizione accusa il sindaco Abbaticchio di clientelismo

Dura accusa dei partiti di minoranza al primo cittadino. Che si difende

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«Anno nuovo, politica vecchia».
E soprattutto clientelismo.

È questa l’accusa che tutti i partiti di opposizione fanno al sindaco Michele Abbaticchio in merito agli ultimi arrivi a Palazzo Gentile.

L’offensiva del Partito democratico, Popolo della libertà, Udc, Lista Intini, Indipendenti, Alleanza di centro, si concentra sulle scelte, fatte direttamente dal primo cittadino, di Pasquale Castellano come membro della segreteria del sindaco e di Francesco Minenna come revisore dei conti per l’Azienda servizi vari.


«Il sindaco Abbaticchio, dopo aver assunto come dipendente comunale il signor Pasquale Castellano, tuttofare della sua campagna elettorale, continua sulla strategia di una gestione amministrativa improntata al puro clientelismo», principiano Ricci e compagni.

Che poi attaccano: «Come se non bastasse, Abbaticchio ha nominato revisore dei conti dell’Asv Spa un collega dello stesso studio del dott. Daucelli, l’assessore alle Finanze. Una coincidenza più unica che rara».

Assunzioni, a loro dire, esempio «modo opaco di amministrare che non tiene conto di titoli e meriti», e perciò, sarebbe giusto, «informare i cittadini della realtà dei fatti». Cittadini che «dovrebbero fare le doverose riflessioni e conclusioni».


Il sindaco, ovviamente, continua a difendere le sue scelte e in modo particolare quella di Minenna, «voluto perché ho preferito affidare la mansione a chi non aveva coperto la carica di revisori dei conti nelle società pubbliche». 

Poi l’affondo: «E’ vero che lavora nello stesso stabile di Daucelli, ma lo fa assieme ad altri professionisti e come tale ha i suoi clienti e la sua personale carriera».