"Asp “Maria Cristina” di Bitonto, niente stipendi da 11 mesi. La Regione prenda provvedimenti"

Il consigliere regionale Damascelli ha depositato un’interrogazione consiliare urgente diretta al presidente della Giunta regionale e all’assessore al Welfare

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Nessun controllo stringente da parte della Regione Puglia sull’operato dell’ente che non paga gli stipendi ai dipendenti da circa 11 mesi: sull’Azienda Servizi alla Persona (Asp) “Maria Cristina di Savoia” di Bitonto ho già presentato una richiesta, ad oggi ancora inevasa, di audizione in Commissione regionale Servizi Sociali. Sono costretto, dunque, a depositare un’interrogazione consiliare urgente diretta al presidente della Giunta regionale e all’assessore al Welfare per accendere i riflettori sulla questione che incrocia il destino di tante famiglie di lavoratori in difficoltà e la gestione di un servizio delicato di assistenza ai bisognosi”.

Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli.

L’azienda –aggiunge- riceve contributi regionali e di altri enti pubblici e le nomine al suo interno sono anche pubbliche, regionali e municipali. Tanto basta per ricordare a tutti l’obbligo di vigilanza sulla gestione aziendale, amministrativa e contabile, e sulla qualità del servizio erogato. Oggi, abbiamo dipendenti esasperati per una situazione ormai intollerabile, lavorando da quasi un anno senza ricevere lo stipendio e collaboratori  "a fattura" rimasti a secco. Ciò che è opportuno rilevare, inoltre, è che non sia solo la struttura bitontina a versare in questo stato, ma molte altre Asp in Puglia e a nulla sono valsi i numerosi accordi sottoscritti con la Regione. Per questo, chiedo conto alla Giunta regionale sull'esito di controlli già eventualmente effettuati nella Asp, così come intendo sapere se ci siano state nuove assunzioni di recente e con quali modalità".

"Prima che si crei l’ennesima vertenza occupazionale –conclude Damascelli- chiedo che la Giunta prenda atto del mio secondo intervento e dia un segno di tangibile sensibilità, attivandosi nei modi più opportuni e restituendo ai dipendenti la giusta serenità”.