Assemblea 2013 Cno, Sicolo: "Lavoriamo per il rilancio dell'agricoltura italiana attraverso la Pac"

L'applicazione della riforma al centro dell'intervento del Presidente

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Giovedì scorso, presso il Leon’s Place 'Hotel di Roma, si è svolta l'annuale assemblea del Consorzio Nazionale degli Olivicoltori (CNO), nel corso della quale il presidente Gennaro Sicolo ha illustrato i contenuti ed il possibile impatto della riforma della Pac 2014-2020 per il settore dell'olio di oliva e delle olive da mensa.

"Ci attende una fase molto delicata, nella quale dovremo impegnarci, in prima battuta, per presentare al tavolo ministeriale ed alle Regioni delle proposte mirate per l'applicazione della riforma in Italia - ha affermato Sicolo durante il suo intervento -. La libertà decisionale e la flessibilità per i singoli Paesi membri sono aumentate con la riforma di giugno 2013 e questo deve diventare una opportunità e non una minaccia per il sistema dell'olio di oliva italiano. Abbiamo studiato i documenti di compromesso definiti a Bruxelles ed ora aspettiamo la pubblicazione dei testi ufficiali. Stiamo valutando le diverse possibilità che si presentano e presto saremo pronti con un pacchetto di proposte del CNO".

Ai lavori ha preso parte il Vicepresidente della CIA Secondo Scanavino che, nel suo intervento, ha espresso vivo apprezzamento per il lavoro del CNO e per i suoi obiettivi sui quali ha assicurato la collaborazione della Confederazione Italiana Agricoltori.

Nei gironi scorsi, il CNO si è confrontato con il mondo della cooperazione e in particolare con l'Alleanza delle cooperative italiane (ACI) e si è deciso di procedere in modo congiunto, sia nella fase di analisi che in quella della proposta politica. A tale proposito, il prossimo 24 settembre è in programma un workshop a Bari durante il quale maturerà un documento di posizione condiviso.

"Sono grato alla delegazione ministeriale che ha negoziato a Bruxelles - ha riferito Sicolo -. Ringrazio inoltre l'onorevole De Castro per l'ottimo lavoro svolto come presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo. Per quanto riguarda il settore dell'olivicoltura ci sono stati dei miglioramenti rispetto alla iniziale proposta della Commissione Ue, soprattutto in termini di greening, di gradualità e convergenza parziale e di sostegno accoppiato. Ora la parola passa alle autorità nazionali (Ministero e Regioni) che sono protagoniste delle scelte applicative. Il CNO non farà mancare il proprio contributo e la propria chiara ed univoca posizione sulla quale stiamo lavorando".     

Secondo una analisi del CNO la nuova ocm unica porta delle importanti novità su due rilevanti aspetti: l'accesso ai fondi per i programmi di attività che sarà riservato alle sole organizzazioni riconosciute (OP, AOP e organismi interprofessionali) e l'introduzione della contrattazione collettiva per l'olivicoltura, secondo il modello già sperimentato con il pacchetto latte.