Avrebbe appiccato il fuoco per cacciare i rom. Arrestato un 59enne bitontino

Le fiamme, il 7 agosto scorso, hanno lambito un campo adiacente al terreno incendiato

Stampa l'articolo

È di qualche giorno fa la notizia di un vasto incendio in alcune aree incolte vicine alla Strada Provinciale 231. Un incendio di sterpaglie e rifiuti abbandonati che, nella mattinata del 7 agosto scorso, hanno prodotto un enorme nube di fumo nero, costringendo carabinieri e vigili del fuoco ad intervenire, soprattutto per evitare conseguenze drammatiche, perché, nelle vicinanze, c’è un campo rom.

E sarebbe proprio la presenza delle persone di etnia rom alla causa del rogo, innescato con lo scopo di cacciarle. I carabinieri, insospettiti dalla presenza di un furgone bianco, hanno, infatti, arrestato un 59bitontino, colto con un accendino ancora caldo in mano. Sarebbe stato lui ad accendere le sterpaglie e a provocare un incendio che sarebbe potuto diventare una tragedia.

A ricostruire la vicenda è la Gazzetta del Mezzogiorno, riportando quanto scritto dal Gip del tribunale di Bari Francesco Agnino, che ha disposto i domiciliari per l’uomo, che avrebbe ammesso di aver appiccato le fiamme proprio per quel fine.