Bambini che si sentono protagonisti, vivi e importanti con uno strumento musicale. Presentato il progetto "Musica in gioco"

Chiaro l'intento pedagogico ed educativo. A partecipare 70 alunni delle scuole primarie bitontine e delle frazioni

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La scena più bella è stato vedere il teatro “Traettapieno di 70 bambini che si sentivano protagonisti. Orgogliosi di essere importanti. Con il sorriso stampato sulle labbra perché si sentivano qualcuno.

 

E “Musica in gioco”, d'altronde, serve proprio a questo. Dare la possibilità ai ragazzini frequentanti le classi quarte e quinte delle scuole primarie della città e delle frazioni di sentirsi vivi, attivi e protagonisti con un semplice strumento musicale. Violino, violoncello, tromba, sassofono, flauto. Quello che sia. E consegnato loro in comodato d'uso gratuito, con tanto di utilizzo anche a casa.

 

Musica in gioco, dunque”. Un progetto che nasce subito dopo Natale, allorché l'omonima associazione del direttore generale Andrea Gargiulo (napoletano, ma da anni residente a Mola di Bari, nonché docente al conservatorio barese e pure a Lecce) presenta il programma a Palazzo Gentile, che non ci pensa su due volte e dà il disco verde – e pure un assegno di 12mila euro, già alla fine del 2017. A febbraio si è entrati nel vivo del tutto, con lo start delle lezioni (ogni giovedì, al “Sacro Cuore” dalle 17 alle 20, e a Villa Iannuzzi a Mariotto dalle 18 alle 21), per un totale di 30, tra quelle d'orchestra e quelle di strumento. Fino a realizzare, tra le altre cose, un concerto natalizio con coro e orchestra composti, l’iniziativa “violinista per un giorno”, e una vera e propria comunità con orchestra, il grande sogno di Giuseppe Maiorano, consigliere comunale di “Progetto comune-Viviamo la città”, e uno degli artefici materiali dell'idea.

 

Chiara e abbastanza visibile la finalità educativa dell'iniziativa: favorire l'inclusione sociale e prevenire problematiche quali disagio, dispersione scolastica e bullismo. Si rivolge in linea di massima a bambini e ragazzi con problematiche sociali di varia natura (disagio socio-economico, disagio famigliare, disabilità), e con loro coinvolti anche minori che hanno interesse e passione per la musica ma che hanno difficoltà ad accedere a corsi musicali privati. Ed è anche per questo motivo che i desiderata di Palazzo Gentile sono quelli di confermarlo per il 2018, magari raddoppiando il numero dei bambini partecipanti.

 

Siamo convinti – ha dichiarato ieri Gaetano De Palma, assessore comunale al Welfare, ringraziando gli uffici per la celerità dei lavori – che il progetto MusicaInGioco possa rappresentare una significativa risposta alle problematiche di integrazione sociale e personale di molti minori, favorendo un percorso alternativo e concreto di recupero e inclusione”.

Grazia Capaldi, posizione apicale del Settore Servizi sociali, ha invece sottolineato come la cifra investita dal Comune sia piuttosto bassa rispetto alla complessità dell'intero progetto.

Quando riusciamo a capire quello che fanno i bambini – il sindaco Michele Abbaticchio dixit - è davvero straordinario, non sempre riusciamo ad essere educatori nei loro confronti, possiamo essere orientatori, suggeritori, sono loro che ci guidano con il loro talento, con la loro spontaneità. Speriamo molto presto di creare un Cantiere sociale dell'antimafia alla scuola don Milani”.

Maiorano, invece, è più per il senso della bellezza: “Quando suonate a casa, cercate di aprire le finestre in modo tale da riempire il Centro storico della vostra musica e note. Bitonto è la città dell'ulivo, e voi che siete dei semi metterete su un albero meraviglioso”.