Bando "Start" Regione Puglia. Damascelli accusa: "Falsa partenza e calvario burocratico per gli autonomi"

Secondo il consigliere forzista, si tratta di una "ennesima ciambella malriuscita del governo Emiliano"

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Tra richieste assurde e onerose, procedure contorte e piattaforma in tilt, è stata davvero una falsa partenza quella di START, il bando della Regione Puglia riservato a lavoratori autonomi, titolari di partita Iva e professionisti a basso reddito, in difficoltà a causa del Covid. Una difficoltà grave e tangibile, visto che in appena 24 ore dall’apertura del bando, il 15 luglio scorso, sono pervenute oltre 15mila domande per ottenere il contributo previsto, pari a 2mila euro”. Così Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia.
Trattandosi di un bando a sportello fino ad esaurimento delle risorse disponibili – osserva – gli aspiranti beneficiari si sono precipitati a candidarsi. Peccato, però, che ancora una volta i potenti mezzi tecnologici della Regione abbiano fatto cilecca: sito a tratti inaccessibile, login bloccato, privacy violata con i profili di altri utenti in bella mostra”.
 
Quella che era stata sbandierata come una misura a sostegno delle partite iva in difficoltà – attacca il consigliere Fi – si è rivelata un vero ginepraio burocratico, con richiesta di pec, firma digitale, copie conformi delle dichiarazioni dei redditi, ricevute e protocollo di trasmissione, matricola Inps e Inail e, dulcis in fundo, marca da bollo. Una montagna di carte che, a conti fatti, comporta un esborso importante, che rischia di andare perso in caso di rigetto della domanda o di esaurimento dei fondi”.
Il bando START è l’ennesima ciambella malriuscita del governo Emiliano, in danno di tanti lavoratori autonomi in condizione di disagio, sottoposti ad un calvario burocratico davvero evitabile”, conclude Damascelli.