Benvenuti a Bitonto, la città delle insegne stradali pazze e sballate

Il teatro è "tornato" ad essere Traetta solo in questi giorni. E l'ospedale che non c'è

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Benvenuti a Bitonto, la città delle insegne stradali pazze e sballate.

Già, perché girando per la nostra beneamata, è impossibile non accorgersi di un piccolo grande dettaglio: la completa inutilità di molti cartelli stradali indicanti precisi monumenti e location cittadine.  

Ed è come se fossimo dinanzi ad una doppia realtà: quella reale, quella che viviamo tutti i giorni, e quella che simboleggiata dai cartelli che dovrebbero indicare la retta via.
Due realtà: una distante dall'altra.  

Esempio lampante è il teatro Traetta.
Già Umberto I, il nostro più importante contenitore culturale cambia nome acquisendo quello del grande musicista pochi mesi dopo la sua riapertura, avvenuta nell'aprile 2005.  

Eppure, in città sembra che non se sia accorto mai nessuno, perché per 8 lunghi anni è come se Bitonto avesse avuto due teatri: quello materiale, fisico, nel centro storico, e quello sulle “carte” metalliche.
Tutti i cartelli e le insegne, infatti, imperterrite continuano a riportare “teatro Umberto I”, ed anche l'indicazione esattamente alle spalle del teatro, quella in via Alessandro Volta, recava il nome del re ucciso nel 1900.  

Incredibile davvero.
Ovviamente gran bella figura davanti ai turisti che passano da queste parti.
Però, a ben pensarci, due teatri: mica male la cosa!.  

Per fortuna, però, qualcuno ha capito che qualcosa non andava e proprio in questi giorni, come confermano alcune voci dalla polizia municipale, si sta provvedendo all'installazione dei nuovi cartelli.  

Dopo 8 anni. Meglio tardi che mai.  

Il secondo esempio è l'(ex) ospedale. Apprezzabile il tentativo di far restare in vita il nostro "ei fu" nosocomio dalla storia plurisecolare (in piedi dal 1333), ma purtroppo l'edificio ubicato in via Comes è un Centro servizi sanitari territoriali ormai dal 2011.  

Ovviamente sulle insegne stradali non ancora, e quelle delle foto (scattate nelle vicinanze del sottopasso di via Dossetti), lo dimostrano.  

Per il teatro ci sono voluti otto anni...  

Da palazzo Gentile, però, sottolineano che qualcosa a riguardo si muove. Nel centro storico, infatti, tra meno di un mese tutti i cartelli dovrebbero essere sostituiti e ci sarà anche quello del Parco delle arti.  

Per quanto riguarda il centro cittadino, invece, miglioramenti si vedranno dopo che l'assessore alla Comunicazione Istituzionale Rocco Mangini avrà messo a punto il piano di comunicazione.