Cittadella del Bambino. Grande successo di “REfugIN”, i giochi di ruolo condotti da Tou.play

Si tratta di un progetto volto alla simulazione dell’accoglienza di un rifugiato e che è nato in collaborazione con Etnie

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“REfugIN”, è il progetto che Tou.Play, un gruppo di storyteller e game-designer pugliesi, ha portato avanti con successo presso la Cittadella del Bambino. Tutto è partito dopo l’esperienza della Giornata del Migrante dello scorso settembre, quando la Cittadella ha accolto l’invito di Etnie, un'organizzazione che si occupa di migranti ed inclusione, ad esplorare il mondo dei giochi e dello youth work.

Si tratta, come suggerisce il nome, di giochi di ruolo condotti, appunto, da Tou.play e volti a simulare l’accoglienza di un rifugiato. I ragazzi della cittadella hanno vestito, infatti, i panni di ufficiali di polizia, questori, operatori dell’accoglienza e hanno vissuto sulla loro pelle storie di migranti, comprendendo le loro difficoltà ed emozioni.

Il bilancio di questa esperienza è positivo come si legge in un post pubblicato sulla pagina facebook della Cittadella del Bambino. “REfugIn è strumento prezioso della crescita per esperienza (learning by doing) -hanno scritto-, basato sulla simulazione di accoglienza di un rifugiato. Il percorso è strutturato in modo tale da essere coinvolgente dal punto di vista emozionale, invertendo i ruoli di locale e straniero. Anche i nostri ragazzi solitamente più restii sono stati catapultati in questo mondo e ne sono rimasti colpiti e suggestionati. Grazie Tou.play ed Etnie”.

A determinare questa positiva risposta il fatto che «il gioco fosse interattivo -hanno spiegato i ragazzi di Tou.play-e non una spiegazione tipica del formatore frontale e con platea passiva».  

Il messaggio di questo progetto è importante: «Quello che cerchiamo di ottenere -hanno precisato- è un ribaltamento di ruoli, in cui i partecipanti vivono le vicissitudini finali di un viaggio dalle coste del nord-africa al sud-Italia».

 

È questo quello che si continuerà a trasmettere sul territorio perchè «Il progetto è ancora in corso -hanno aggiunto, in ultimo, i ragazzi di Tou.play- e di volta in volta viene aggiornato e migliorato. REfugIN è uno strumento e chiunque può decidere di utilizzarlo come meglio crede, dalle scuole alle parrocchie e alle associazioni locali».