Dalla maglia neroverde a quella azzurra. Chiara Pernazza convocata nella Nazionale di futsal femminile

"È un sogno per me" ha commentato in un'intervista esclusiva la laterale del Bitonto C5, MVP del mese di ottobre

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Un sogno coltivato per anni, da quando da bambina giocava a calcio con i maschietti, ora diventa realtà.

Chiara Pernazza, il talento del calcio a 5 in forza alla Bitonto C5 Femminile, vestirà la maglia azzurra.

La laterale di fantasia, classe '96, è stata infatti convocata dal coach Francesca Salvatore, per lo stage della Nazionale che si terrà al Centro Tecnico di Novarello dal 6 al 9 di dicembre.

“È il desiderio di ogni atleta” ci ha confessato Chiara, che con le sue giocate e la sua tenacia in campo è riuscita in poco tempo ad infiammare i cuori neroverdi.

Impegno, costanza e dedizione che le hanno fruttato anche il titolo di MVP del mese di ottobre.

“Questo premio è uno stimolo a dare ancora di più e a tirare fuori il meglio di me”. Obiettivo che coach Marcio Santos si sta impegnando a conseguire con ogni atleta del suo roster.

“Il mister è molto umile e comprensivo. Con lui ho costruito un bellissimo rapporto di stima reciproca. La sua preparazione è altissima e ho tanto da apprendere da lui”.

D'altronde, proprio la prospettiva di crescita ha portato Chiara ad abbandonare la sua Sicilia e a cedere alla corte spietata del patron Silvano Intini e del suo team.

“La società mi ha contattata sin dall'anno scorso, ma per alcuni impedimenti abbiamo rinviato tutto a questa stagione” ci rivela la Pernazza.

“Il progetto del Bitonto è ambizioso e Silvano trasuda dedizione e ambizione. Non potevo non accettare. Tra l'altro, sapevo di trovare giocatrici e allenatore di grande calibro e che sarebbe stato un piacere poter giocare e imparare da loro”.

In particolare, dalla scuola brasiliana, fucina di veri talenti.

“Giocano in modo diverso, anche perché in Brasile c'è il culto del calcio a 5. Le ragazze hanno modo di avvicinarsi a questo sport e crescono nelle “cantera””.

Situazione ben diversa dall'Italia: “Nel nostro Paese, il futsal è spesso un ripiego dal calcio a 11”.

Anche per lei, infatti, l'amore per questo sport è nato proprio così. “Da piccola, giocavo a calcio a 11 con i maschietti, ma dopo la pubertà è necessario dividere i due generi. Nella mia città, non esistevano squadre femminili se non di calcio a 5 e ho dovuto scegliere quella. Da allora però me ne sono innamorata e non ho mai abbandonato questo sport”.

Campionati regionali e poi serie A, una crescita costante che l'ha portata a scalare le categorie.

Quale sarà la prossima tappa?

Con la maglia neroverde, l'ambizione è raggiungere i playoff. "È l'obiettivo della società e, se tutte noi riusciamo a lavorare bene, sono certa potremo farcela. Possiamo giocare alla pari con le altre squadre".

Arma in più poi è il tifo. Tantissimi bitontini e non accorrono infatti ad ogni partita casalinga al PalaPansini di Giovinazzo. "È il nostro valore aggiunto - commenta Chiara -. Non mi è mai capitato di essere sostenuta da un pubblico così numeroso".

Centinaia di persone (erano 700, infatti, nell'ultima contro il Padova), pazze di gioia e pronte a fare il tifo anche per la sua carriera in azzurro.

In bocca al lupo, Chiara.