Emergenza post covid 19. Vincenzo Gesualdo: "Si crei una task force per il sostegno alla disperazione"

Il presidente degli psicologi di Puglia invita tutte le istituzioni a non lasciare indietro nessuno

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Tra le paure e le ansie che l'emergenza sanitaria ha portato non ci sono soltanto le conseguenze sul piano psicologico ed emotivo. A riflettersi sulla quotidianità stanno arrivando i risvolti economici della pandemia, che certamente peseranno sempre più sul piano emotivo nei mesi a venire.
L'Ordine degli psicologi di Puglia, attraverso le dichiarazioni del presidente Vincenzo Gesualdo, commenta i recenti studi effettuati sul territorio regionale secondo i quali sono molti i soggetti a temere la perdita del lavoro. Le percentuali in Puglia sfiorano il 50 per cento sia perché è già stato comunicato a molti lavoratori precari e sia perchè le prospettive dell'intero equilibrio socio economico non
sono rosee, stando alle notizie di stretta attualità. Il presidente degli Psicologi di Puglia invita le Istituzioni a collaborare per non lasciare soli i cittadini in difficoltà. "Le ripercussioni economiche che la pandemia ha causato si stanno già palesando. I soggetti che stanno perdendo il lavoro, o che vedono ridimensionati stipendio e mansioni, vanno ad aggiungersi a coloro i quali si trovavano già in difficoltà". Il dottor Gesualdo sottolinea: "Tenersi su non è facile, essere tristi e pessimisti non è una condizione controllabile, e i soggetti che vivranno fisiologicamente stati depressivi avranno bisogno di adeguate e qualificate prestazioni professionali di ascolto e sostegno.
Il rischio, purtroppo, è un considerevole e significativo aumento di persone depresse e, nei casi più gravi, di suicidi. Pertanto è nostra convinzione che vada costituita una task force sui territori per il sostegno alla disperazione e individuati centri di ascolto e sostegno psicologico sul territorio anche attraverso la attivazione di un centro di Pronto Soccorso a Psicologico presso i servizi dell’emergenza (118, Punti di Primo Intervento, Pronto soccorso) o presso gli Enti Locali”.