Emergenza sanità a Bitonto. Tre problemi: il punto di primo intervento da h24 a h12; neuropsichiatria in periferia; udt da riaprire

Domenico Damascelli ha promesso il massimo impegno per risolvere queste gravi problematiche

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In coda all'incontro tenutosi ieri, presso il suo comitato, l'ormai ex candidato sindaco del centrodestra e neoconsigliere comunale, Domenico Damascelli, ha annunciato non buone nuove per la nostra città. In particolar modo, per la sanità già a lungo e in gran copia martoriata. Tre punti dolenti, che dovrebbero preoccupare tutti, ben oltre la frusta retorica elettorale della contrapposizione ideologica e delle competenze da assegnare alle figure politiche. Tutti i bitontini devono battersi per la salute dei bitontini stessi: "Mi è giunta voce che dal primo luglio prossimo hanno intenzione di trasformare il punto di primo intervento cittadino da h24 ad h12. No, non è possibile. Noi alzeremo le barricate affinché resti h24, a costo di manifestare pubblicamente dinanzi alla struttura". Secondo punto: "Mi impegnerò perché venga riattivata l'unità di degenza territoriale e, per la verità, ho chiesto ad autorevoli amministratori regionali, che mi hanno assicurato che riporteranno il servizio nel nostro Pta". Terzo: "Seguiremo con la massima attenzione le sorti del servizio di neuropsichiatria infantile, i bimbi fragili non possono subire disagi e non lo si può trasferire in estrema periferia alla ex pretura, atteso il fatto che molti ambienti di via Comes potrebbero ospitare quotidianamente ambulatori. E poi dovrebbero accelerare le liste di attesa, non si può rendere ancora più difficile la vita dei piccoli e delle loro famiglie".