Giardini pensili, torna a risplendere il gioiello nascosto del nostro centro storico

All’alba dell’inaugurazione ufficiale, l’amministrazione li presenta in anteprima alla stampa

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Un gioiello nascosto in pieno centro storico. Un tesoro ritrovato e disvelato ieri mattina alla stampa.

Si tratta dei Giardini Pensili, retrostanti l’ex Seminario Vescovile. Circa 700 metri quadrati di verde che stasera, con l’inaugurazione ufficiale, vedranno nuovamente la luce.

Il buio aveva infatti caratterizzato gli ultimi anni della loro vita.

Ad interessarsi della loro ristrutturazione, iniziò a pensarci già l’amministrazione Pice. Nel progetto originario veniva accompagnata dall’esproprio di parte delle mura angioine. Un’operazione troppo lunga da eseguire che fece subito tramontare il piano, ripreso qualche anno più tardi concretamente dalla giunta Valla.

Nel 2010, infatti, si pensò di evitare l’esproprio e alla ristrutturazione di giardini e mura si aggiunse anche il restauro di porta la Maya. Una mossa vincente che ha consentito di rimuovere le macchie di smog e fumo (prestando attenzione a conservare il “salato”tipico della pietra), ma anche di mettere in sicurezza la porta stessa e soprattutto i paramenti lapidei fortemente danneggiati.

Finanziati interamente da un PO FESR, i lavori per i giardini cominciarono nell’ottobre 2011 sotto la guida dell’ingegnere Luigi Puzziferri.

“Abbiamo recuperato la vegetazione già esistente e realizzato un prato inglese che ogni notte verrà irrigato dall’impianto appositamente creato”  ha spiegato l’ingegnere.

A corredo dell’area verde, sono stati inoltre realizzati dei camminamenti in pietra di Cursi (LE) e un piccolo spiazzo, adatto per spettacoli e conferenze, in pietra di Trani. Uno spazio che potrà anche estendersi su una parte del giardino a seconda dell’evento e del pubblico previsto.

L’area, illuminata da luci segna passo, presenta anche lampioni e allacci di corrente, a disposizione degli organizzatori degli eventi. A questi si aggiungerà l’illuminazione artistica delle facciate del Museo diocesano, la cui realizzazione è ferma, forse in attesa di stralci di finanziamento.

 Recuperati anche un’antica fontana, le ringhiere originali e le mura di cinta.

“L’idea era un camminamento alla stessa quota con il vicino giardino di San Pietro in Vincoli” continua Puzziferri. L’intervento è stato però reso impossibile dal ritrovamento di un antico canale di scolo che la Sovrintendenza ha voluto preservare.

Varcando le porte di San Francesco d’Assisi (l’entrata dell’ex Seminario Vescovile verrà utilizzata dai diversamente abili e come uscita d’emergenza), dunque, si viene catapultati in un’oasi di pace, ora di proprietà della Curia.

“Grazie alla convenzione che domani (oggi ndr) verrà firmata, il Comune avrà il diritto di utilizzare il bene per massimo 50 giorni fra maggio e settembre per eventi e visite guidate” ha spiegato il sindaco Michele Abbaticchio.

Per i restanti giorni dell’anno, l’utilizzo dei giardini verrà disciplinato dalla Curia e dal Seminario Vescovile che, ci si augura, li renderanno fruibili il più possibile.