Giudice di pace. Ricci (Pd): "La vicenda poteva avere altro esito. Se affrontata tutti insieme"

Dura replica del capogruppo piddino alle giustificazioni del sindaco sulla mancata riapertura dell'Ufficio. E annuncia iniziative alle autorità competenti

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Da Francesco Ricci, capogruppo comunale del Partito democratico, riceviamo e volentieri pubblichiamo

Mi sorprende non poco la giustificazione di Michele Abbaticchio sulla mancata riattivazione dell'ufficio del Giudice di Pace a Bitonto (http://www.dabitonto.com/cronaca/r/ufficio-giudice-di-pace-a-bitonto-non-lo-riavremo-piu-per-colpa-della-cecita-del-sindaco/9196.htm). Una scelta (quella di non "approfittare" della riapertura dei termini per riportare l'Ufficio del Giudice di Pace a Bitonto) adottata - non è la prima volta - all'insaputa di tutti, da solo, in maniera del tutto autoreferenziale. Senza ascoltare gli avvocati bitontini, i comuni di Giovinazzo e di Palo del Colle, le varie associazioni dei cittadini, gli stessi consiglieri comunali che pur avevano posto il problema nel corso di diversi Consigli. A questo punto alcune domande:

Quali risultati hanno prodotto i vari "interessamenti" tanto annunciati dal Sindaco e dal suo ex assessore Nacci sin dal 2012? A che pro la "gitarella" a Roma di qualche anno fa del sindaco e dell'ex assessore per manifestare (così ci era stato detto) la volontà di mantenere l'ufficio del Giudice di Pace dopo l'iniziale soppressione? Perché l'amministrazione Abbaticchio continua a sostenere che a fronte di maggiori tasse il Comune di Bitonto assicura ai cittadini e alle realtà produttive sempre maggiore servizi (quando in realtà questi non vengono mantenuti)?; Perché continuare a lasciare aperta (e mantenere) una struttura giudiziaria (quella di via Planelli) solo per un paio di processi al mese (nell'aula Bunker), mentre a pochi chilometri da Bitonto in un condominio privato ci sono gli uffici del Giudice di Pace di Bari dove è stato accorpato quello bitontino? 

Quel che emerge è l'estrema superficialità con cui è stato affrontato il problema che meritava maggiore interessamento e coinvolgimento.

A questo punto, unitamente agli altri consiglieri del mio partito e di quanti interessati al problema, mi farò promotore di una iniziativa presso le Autorità competenti per tentare di rimediare ad una situazione che, se fosse stata affrontata insieme, avrebbe avuto altro esito.