I Baschi Azzurri del Coordinamento Sindacale Penitenziario: "Il carcere di Bari è sovraffollato"

E cionostante è una sede sana e con Uomini e Donne a tutti i livelli onesti, seri, professionali e fedeli alle Istituzioni

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Dal Segretario Generale del Co.S.P. - Coordinamento Sindacale Penitenziario, Domenico Mastrulli, riceviamo e volentieri pubblichiamo:

"Un Carcere nato per ospitare nelle sue limitate territorialità detentive una popolazione detenuta di 280 persone oggi conta almeno 480 posti letto occupati di cui 23/24 sono della sezione femminile.

Limitatissimi gli spazi destinati alla socialità, altrettanti limitati quello alla quotidianità dei reclusi ammassati come sardine nei Reparti detentivi del Penitenziario del Capoluogo Barese a quanto sembra in attesa dell’auspicata realizzazione del nuovo Plesso detentivo in Zona Carbonara che dovrebbe ospitarne dalle 650 alle 800 persone con migliori e maggiori standard di accoglienza dettate dalle norme Europee e dalle varie sentenze di condanne verso l’Italia dalla Corte di Strasburgo. 

Grave appare ancora oggi il mantenimento di una Sala MENSA OBBLIGATORIA SERVIZIO per i Dipendenti tutti la cui scala ripida d’accesso, per chi non fosse abituato alle scalate delle montagne, in alcuni casi è anche un’impresa. Il personale di Polizia Penitenziaria in servizio è lesivamente impegnato in forte sotto organico tanto che i turni regolari vengono svolti 1 A 120 (1 solo agente per 120 detenuti a sezione con più corridoi da vigilare). 

Sono stati segnalati nel corso dell’incontro alla dirigenza COO.S.P. diversi avvenuti casi di aggressione ai danni della polizia penitenziaria, quasi cinque, di cui uno con serie conseguenze ai danni dei poliziotti malmenati dal recluso oggi sottoposto a TSO, poliziotti subito dopo l’aggressione operato d’urgenza al ginocchio di seguito alle gravi lesioni riportate nello scontro corpo a corpo con il recluso.

Altri poliziotti ancora risultano in malattia per ferite o lesioni derivanti dalle stesse aggressioni, mentre il detenuto pur ricoverato ma piantonato dalla polizia penitenziaria risulta essere rimasto nella stessa sede in forza al medesimo penitenziario.

La Sorveglianza notturna è mandata avanti dal Ruolo dei Sovrintendenti ed in molti casi da quello degli Assistenti Capo ad iniziare dalle turnazioni serali per una non attività del Ruolo degli ispettori nella Sorveglianza Generale del penitenziario, attuazione di direttive in contrapposizione alle Lettere Circolari dello stesso Dipartimento centrale. Un rientro di Ispettori al servizio a turno e nelle Sorveglianze Generali pomeridiane, serali e notturne sarebbe opportuno disporle verso Ispettori e Commissari.

La situazione a Bari Carcere, vuoi per grave carenza di poliziotti stimati in 90 unità tra donne e uomini, vuoi  per un considerevole numero di poliziotti in quiescenza o di prossima quiescenza senza alcuna sostituzione, vuoi per un abbassamento d’attenzione del vertice Dipartimentale sulle criticità strutturali, sanitarie, psichiatriche ed economiche avrebbe urgente necessità di strutturali e profondi interventi e qui il COOSP sostiene che BARI nonostante le notizie odierne vissute direttamente sul posto, è una sede sana e con Uomini e Donne dei baschi Azzurri come dell’Amministrazione a tutti i livelli onesti, seri, professionali fedeli alle Istituzioni".