Il Bitonto attende il 3 giugno per l'ufficialità della promozione, ma è giusto che in città sia già festa

È stata una stagione ricca di entusiasmo, passione, purtroppo terminata prematuramente a causa dell'emergenza Coronavirus

Stampa l'articolo

DI DANIELE SOMMA

Un sogno è un sogno si sa. Rimane tale fino a quando non ci si risveglia per rendersi conto che la realtà è ben altro: una dimensione piatta, a volte dolorosa, a volte gioiosa, e altre volte ancora capace di mescolarsi con il sogno stesso. I bitontini hanno vissuto questa stagione sportiva, con queste sensazioni accavallate una sull'altra con tante vittorie e qualche sconfitta, ma con un'unica speranza: quella di conquistare un giorno, magari proprio alla fine dell'anno una dimensione diversa da quella di sempre, più grande, più competitiva, più alla sua altezza, in altre parole più importante.

È stata una stagione ricca di entusiasmo, passione, purtroppo terminata prematuramente a causa dell'emergenza Covid-19, che ha colpito l'intero pianeta. Dopo 2 mesi di chiusura forzata, il 22 Maggio 2020, è arrivata l'ufficiosità della promozione in serie C, la lega dei professionisti, un traguardo impensabile a inizio stagione.

La ciurma neroverde ad un solo punto di vantaggio sul Foggia, attenderà un'ultima volta (il 3 giugno) per conoscere il suo destino, anche se oggi per le via della città c'erano davvero tutti i protagonisti di questa storica annata: Bomber Patierno, mister Taurino ed infine il patron Rossiello, vera mente di questo progetto pieno di ambizione e amore verso la città. Appuntamento al 3 giugno con la storia firmata Usd Bitonto Calcio dal 1921. Sarebbero anche 100 anni dalla nascita.