Il Comune restituisce 74mila euro al ministero. Polemica, a Bitonto, sul bonus "centro estivi"

Da Palazzo Gentile non è stata spesa più della metà del finanziamento ricevuto lo scorso anno. Sono state 160 le famiglie partecipanti

Poco più di 74mila euro.

È su questa cifra, che il Comune dovrà restituire (obbligatoriamente, si apprestano subito a far sapere) al ministero per le Politiche sociali e della famiglia, che nelle ultime ore sta montando la polemica social perché si tratta di oltre il 50 per cento di un finanziamento ricevuto nemmeno un anno fa. Tutto parte nella primavera 2021, allorchè dal Governo decidono di attuare il cosiddetto bonus “centri estivi” e cioè tutte quelle iniziative, per il periodo 1°giugno-31 dicembre 2021, di potenziamento dei centri estivi, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa destinati alle attività dei minori (anche diversamente abili) provenienti da situazioni familiari di fragilità economica e sociale.

A Bitonto è assegnata la cifra di 134mila euro e a luglio ecco arrivare da Palazzo Gentile l’Avviso Pubblico per la candidatura di proposte progettuali da parte di soggetti promotori di centri estivi per accedere al sostegno economico. A conti fatti, però, visto il rapporto tra somma incassata e quella restituita, a Bitonto è stato un flop, con 160 famiglie partecipanti. «Le cifre - spiega Gaetano De Palma, assessore al Welfare - vanno viste nella loro interezza perché bisogna dire che accanto a questi 160 bambini, ce ne sono stati altri 250 che hanno partecipato alle altre iniziative organizzate dai Servizi sociali e penso a “Lo scrigno dei talenti” e quindi non abbiamo lasciato nessun bambino indietro. A tutto questo, poi, bisogna aggiungere anche non tutti i centri estivi sono rimasti aperti la scorsa estate e che molte associazioni, soprattutto sportive, si erano già organizzate prima di questo bando».