Il Natale "spento" del Comune? L'assessore al marketing Mangini spiega perchè

Per il prossimo anno? Si pensa a realizzare delle luminarie con il FabLab sulla scia di quelle realizzate a Ruvo

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A Bitonto per Natale non abbiamo avuto gli alberi  – nemmeno come quello di Monopoli fatto con reti e pesci –  e non abbiamo avuto le luci come Alberobello, né come Polignano, ma nemmeno Trani, Giovinazzo, Ruvo.  

Insomma, una festa povera. Fatta di magia – ma solo nel cuore – e d’incanto – ma solo in Villa -.

L’assessore al Marketing Territoriale, Rino Mangini, a margine della conferenza stampa di ieri ha provato a chiarire l’enorme polemica scoppiata sui social a suon di like e commenti al vetriolo.

«Ci ho provato, davvero – ha aperto subito -. Già da ottobre ho contattato le associazioni di categoria e i negozianti delle vie dello shopping e avevo chiarito che il Comune non poteva pagare nulla, ma poteva essere disponibile per la fornitura elettrica. Molti di questi, poi, non sono stati nemmeno d’accordo sulla chiusura stradale perché, secondo loro, non avrebbe favorito il traffico veicolare per gli acquisti e, quindi, la possibilità per la gente di parcheggiare e raggiungere la propria attività».

E poi fu fatto un passo ulteriore: «Con Confcommercio ci siamo impegnati per creare un’unica luminaria natalizia ma il contributo dell’ente, pari a 100 euro, sembrò troppo caro ai commercianti che, quindi, hanno provveduto (chi ha potuto) di propria sponte. Con la Confartigianato è andata un po’ meglio e siamo riusciti a metter su i mercatini nello spazio interno della Villa Comunale dove ci siamo inventati questo “Giardino incantato”, sicuramente migliorabile».

Per quanto riguarda gli alberi dalla notte dei tempi «questi venivano forniti dall’ASV, ma questi rientravano nelle spese “extra” dell’azienda, motivo per cui sono stati eliminati dalle voci di costo – chiarisce Mangini -. Così, mi sono preoccupato di chiedere dei preventivi per alcuni alberi led, ma uno di appena 3 metri e mezzo d’altezza veniva a costare 5 mila euro ivato. E non ne sarebbe bastato certo uno: avremmo dovuto riempire diverse piazze cittadine, comprese le periferie, senza dimenticare le due frazioni e onestamente non me la sono sentita di spendere così tanto».

Ma ci sono già delle idee proficue in cantiere: «Abbiamo pensato di sfruttare in maniera positiva la presenza del FabLab a Bitonto, una presenza importante che fa da ponte con il Politecnico di Bari, per costruire le luminarie e delle strutture natalizie sulla falsa riga di quanto già hanno fatto a Ruvo. In città ci sono tanti giovani pieni di idee e innovazioni che sarebbero lieti di rendere migliore la città per creare un movimento sano ed originale che possa arricchire la nostra offerta».

Per il resto non sono mancate iniziative private, associazioni, scuole che si sono impegnate tanto, il festival di “Ti fiabo e ti racconto” e tutti i presepi viventi all’interno di strutture pubbliche e nelle frazioni, realizzate anche grazie al contributo del Comune. Tutto questo conferma la vivacità della nostra città, fatta di persone che non si sono arrese davanti allo spirito di Natale.