Inchiesta Scuola Parte 3/ Il dirigente Giuseppe Paciullo fa il punto della situazione

“Avanti con fiducia”, lo slogan dell’Istituto Don Tonino Bello

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“Avanti con fiducia”, è questa la frase che il preside dell’Istituto Don Tonino Bello, Giuseppe Paciullo, ha scelto per la sua scuola. Un avanzamento che certo risulta non esser semplice, soprattutto se messo in forte discussione dalle scelte statali in primis, tuttavia la voglia del dirigente è comunque quella di creare una comunità stabile, con una buona istruzione e competenze appropriate.

Nonostante l’obiettivo di far rete tra le varie scuole del territorio risulti essere una meta ambita, ma difficile da raggiungere, il preside dell’istituto che copre le frazioni di Palombaio e Mariotto crede che sia un processo ineludibile, a cui si deve accostare la messa al bando dell’autoreferenzialità. «La scuola, si sa, non gode forse dell’importanza e dell’interesse che meriterebbe e negli ultimi anni ha dovuto fare i conti anche con un drastico ridimensionamento che fa capo alla spending review. – Ha affermato Paciullo – Negli ultimi anni, in più ambiti, è probabile che le casse dello Stato abbiamo speso troppo e inutilmente, ma non credo toccasse proprio alla scuola pagare per le scelte sbagliate operate fino a questo momento».

Alla domanda “come vengono utilizzati gli spazi scolastici della Don Tonino Bello?” il dirigente risponde che, laddove per spazi scolastici si intenda far riferimento alla palestra presente nella sede di Palombaio, «si è cercato di fare in modo che questa diventasse luogo di integrazione e di recupero di ragazzi che altrimenti passerebbero il loro tempo per strada. Da qui è nata la volontà di aprire le porte della nostra palestra anche fuori dagli orari scolastici. Attraverso una delibera di massa la Don Tonino Bello ha dichiarato di prestare la propria area a tutte le associazioni o cooperative interessate a realizzare progetti o eventi culturali di interesse pubblico».

In fase di rodaggio l’attuazione della mensa scolastica. Il problema principale a cui si è cercato di porre rimedio, anche grazie all’aiuto ed interessamento dell’assessore alla Pubblica Istruzione Vito Masciale, è l’assenza nella sede di Mariotto di un luogo adibito a palestra, in cui si dovrebbe svolgere il servizio mensa. In tal caso il comune si è mobilitato per concedere un servizio di trasporto efficiente che, nei giorni in cui sarà previsto il rientro pomeridiano, conduca gli alunni da Mariotto a Palombaio, in cui è possibile utilizzare come refettorio la palestra dell’istituto.

Il numero totale di iscritti nella scuola in questione è di 600; a fronte di una popolazione stabile residente a Mariotto, vi è un numero di abitanti palombaresi oscillante. Sono infatti molte le famiglie residenti a Palombaio, che per problemi di indigenza tornano nelle case genitoriali, spesso situate a Bari, oppure, c’è, ancora, chi iscrive i propri figli nelle scuole bitontine, ma fortunatamente questo è un fenomeno molto ristretto. Nell’ultimo anno, proprio per aiutare i ceti meno abbienti, sono stati elargiti 9mila euro, dall’Ufficio Scolastico Regionale, per un interessante progetto antidispersione.