Incivili su bici elettriche minacciano la sicurezza dei cittadini. "Aspettiamo che accada l'irreparabile?"

La denuncia del gruppo Facebook “Adesso Bitonto”, che si augura vengano presi provvedimenti seri

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DI ANTONELLA LECCESE Si sente spesso dire che non sono gli oggetti ad essere pericolosi, ma la mano dell’uomo che li maneggia. E questa triste realtà riguarda anche la bicicletta, tradizionale o elettrica che sia. Un mezzo di trasporto economico, ecologico e salutare, che può però diventare una seria minaccia per pedoni e automobilisti, se utilizzato da individui incuranti del codice della strada e privi di senso civico. A farsi portavoce dei pericoli conseguenti all’“invasione” di bicilette elettriche nella nostra città è il gruppo Facebook “Adesso Bitonto”, in un post dall’eloquente titolo “Le biciclette elettriche invadono la città, aspettiamo il morto per agire?”. Nel post si denuncia lo spropositato aumento del numero di biciclette elettriche a Bitonto, ritenuto una conseguenza dell’applicazione su larga scala del bonus mobilità. Anche se, sottolinea l’autore del post, “a Bitonto siamo già un passo avanti e, ormai da un paio di anni, decine e decine di bici elettriche rovinano la serata ai vari passeggiatori bitontini”. E, in effetti, l’inciviltà di molti concittadini in sella alla bici non è un fenomeno nuovo, e dovrebbe essere maggiormente monitorato, e sanzionato, da chi di competenza. “Centro storico, villa comunale, corso e viuzze”, prosegue l’autore del post, “sono tutte invase da biciclette elettriche, che viaggiano a una velocità non indifferente. Le ritroviamo contromano, che sorpassano senza nessuna prudenza a destra e, per i più temerari, anche sui marciapiedi”. Con tutti i rischi che ne derivano. Per evitare che si verifichino incidenti anche gravi, sarebbe necessario un intervento immediato dalle autorità. Anche perché, di fronte alla sfrontatezza e alla maleducazione di certi incivili, i cittadini, che vorrebbero solo camminare e guidare in sicurezza, sono del tutto impotenti. “Controlli serrati, multe e sequestri devono essere all’ordine del giorno”, si legge nella conclusione del post, “altrimenti la situazione rimarrà pericolosa fino alla nascita di una nuova moda…”