L’andrienne di Santa Maria Maddalena è in 3D. Il merito va al FabLab di Bitonto | Foto

E’ possibile visionare sempre l’abito settecentesco su https://skfb.ly/6s96n e fino al 31 agosto alla mostra “Di seta e d’argento” presso la salentina parrocchia di Uggiano La Chiesa

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L’andrienne di Santa Maria Maddalena è in 3D. Il merito va al FabLab di Bitonto ph Michele Carnimeo

E’ stata inaugurata, lo scorso sabato, la mostra “Di seta e d’argento. L’andrienne di Santa Maria Maddalena” presso la parrocchia a lei intitolata e sita in Uggiano La Chiesa (LE).

Fino al 31 agosto sarà possibile ammirare il prezioso abito femminile dell’ultimo quarto del settecento, che è stato esposto la prima e scorsa volta presso la Galleria Nazionale della Puglia “Girolamo e Rosaria Devanna” di Bitonto, esattamente cinque anni fa e dopo un importante restauro.

Quanto esposto nella mostra è lo stesso rispetto al 2012, se non fosse per «un’interessante applicazione della tecnologia PER l’arte –ha dichiarato l’ingegnere Vitantonio Vacca, componente del FabLab di Bitonto- e per la conservazione e valorizzazione dei Beni Storici Artistici».


«Su committenza della Curia di Otranto per il tramite della Parrocchia S. Maria Maddalena Uggiano la Chiesa, abbiamo pensato insieme a Luigi Spezzacatene, direttore dei costumi al Petruzzelli, di scansionare l’andrienne e realizzare un modello 3D in alta definizione che fosse interattivo e accessibile da qualsiasi dispositivo elettronico».  

Il modello renderà l’abito fruibile anche quando sarà conservato e non esposto al pubblico. Basterà digitare l’indirizzo web https://skfb.ly/6s96n .

«Chiunque potrà visionare nel dettaglio l’andrienne. Bisogna sottolineare l’elevata complessità della sua scansione e il fatto che il tutto si innesta con un progetto caro al FabLab di Bitonto, nonchè la digitalizzazione di tutti i beni culturali. Ricordo la prima esperienza in tal campo, espletata, con una tecnica un po’ diversa, anni fa presso il nostro Museo De Palo Ungaro».

La veste è stata restaurata nel 2012 con finanziamento della Parrocchia di Uggiano La Chiesa da Gabriella Bozzi sotto l’Alta Sorveglianza di Antonella Di Marzo e Fulvia Rocco della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Puglia.

Fu “inventata” a Parigi e si impose ben presto come abito à la page in tutte le corti europee, soggiogate dalle tendenze dettate dalla moda aristocratica della corte di Francia.

Riportata ai suoi volumi originari, l’andrienne reca immediatamente, per i raffinati disegni e colori delle stoffe, riscontrabili anche nei ricami e nelle porcellane finemente decorate del tempo, il ricordo ed il confronto con gli esemplari documentati nei dipinti di autori francesi del XVIII secolo, nei quali i temi di lusso-moda-seduzione, elegantemente rappresentati, si intrecciano con atmosfere rarefatte.

Non si sa per quale via, presumibilmente una donazione di cui però è difficile stabilirne la data, l’abito sia giunto alla parrocchiale di Uggiano la Chiesa, per vestire il simulacro di Santa Maria Maddalena, a cui la stessa parrocchia è intitolata, durante i giorni di festa dedicati al culto della Santa nel centro salentino.

«Nel team di FabLab ho lavorato per il modello 3D –ha concluso Vitantonio- con il geometra Domenico Ruggero e l’ingegner Fabio Parisi. Sono doverosi i ringraziamenti a Don Enzo Vergine, parroco della Chiesa di Santa Maria Maddalena e a Luigi Spezzacatene. Fondamentale è stato anche il contributo di Crea3D e del fotografo Michele Carnimeo».

 

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