L'incontro fra Giovanni Memoli, militare ferito in Libano due anni fa, e Papa Francesco

Subito dopo è stato in visita al ritiro dell'Inter

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L'incontro fra Giovanni Memoli, militare ferito in Libano due anni fa, e Papa Francesco Foto L'Osservatore Romano

Guardate la foto, cari lettori.

Quanto amore palpita in quelle mani che si cercano.
Si sentono.
S’intrecciano.

Già, è come se dentro le dita ci fosse direttamente il cuore.
Che vorrebbe sorridere e piangere e poi ancora sorridere e ancora piangere.

Sono le mani di Francesco e Giovanni che s’abbracciano, due uomini che, a diverso titolo, da lassù Qualcuno ha incaricato di farsi portatori di luce.
E, forse, del mistero meraviglioso e atrocissimo della vita.

Il primo è addirittura Papa Bergoglio, il pontefice che sta abbattendo le barriere architettoniche della Chiesa per andare davvero incontro a tutti.

Il secondo è il caporalmaggiore dell’Esercito Italiano Memoli, rimasto gravemente ferito in un attentato terroristico in Libano il 27 maggio del 2011.
Da quel giorno, l’appena trentenne nostro concittadino s’è ritrovato brutalmente uomo ed ha preso a scalare il personale calvario fatto di cliniche, visite specialistiche ed interventi chirurgici.

Senza mai perdere la speranza di giungere sulla luminosa vetta e poter ammirare ancora lo stupore del mondo.

Intanto, sommerso dall’affetto di amici e parenti (e aggiungiamo tutti i bitontini che lo conoscono, noi tra questi), prosegue la sua impresa, con un’anima più forte di tutto.

E in questi giorni, pieno d’emozione, ha incontrato appunto Papa Francesco e la sua dolce voce. Uscendone vieppiù rinfrancato.

Successivamente, è toccato ai giocatori della sua squadra, l’Internazionale di Milano, i miti Diego Milito ed Esteban Cambiasso.

E allora vien fatto di malignare che, forse, al Vicario di Cristo in terra avrà chiesto qualcosina pure per i nerazzurri, data la condizione loro attuale…