La Cittadella del Bambino intitolata a Franco Sannicandro e ad Angelo Vassallo

All'interno dell'area comunemente nota come "la Contessa", sono state scoperte le due targhe, per ricordare l'artista concittadino e il sindaco di Pollica vittima della Camorra

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Con il completo recupero di Villa Sylos, diventata, ufficialmente la “Cittadella del Bambino”, sono stati recuperati, finalmente, anche gli spazi esterni, dove hanno trovato degna collocazione le opere realizzate nel 2015, durante un simposio di scultura voluto dal compianto artista Franco Sannicandro.

Ed è proprio a Sannicandro, scomparso due anni fa, che sono stati dedicati quegli spazi esterni, con una targa che è stata scoperta sabato mattina alla presenza dei familiari.

«È la prima volta che opere di così pregevole fattura sono ospitate in uno spazio aperto a tutti. Franco ci teneva tanto affinché queste sculture trovassero una dimora» è il commento del sindaco Michele Abbaticchio, che ricorda come Sannicandro fosse un artista conosciuto e stimato a livello internazionale, «come dimostra la risposta al suo appello di tanti scultori che ci hanno lasciato in dono queste opere».

Ne è convinto anche Rocco Mangini, assessore alle Politiche Culturali, che individua nella maternità un filo rosso che collega le opere, l’area, diventata “Cittadella del bambino” e la città. La maternità era, infatti, il tema del simposio, che si svolse nei giorni della festa patronale, in cui Bitonto celebra Maria Santissima Immacolata.

Ma Franco Sannicandro non è stato l’unico protagonista della giornata di sabato. Dopo lo scoprimento della targa all’artista concittadino, è stata scoperta anche un’altra targa, quella dedicata ad Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica, barbaramente ucciso dalla Camorra il 5 settembre 2010. A scoprire la targa è stato Dario Vassallo, suo fratello, che da quel maledetto giorno, porta avanti la causa della legalità: «Spesso ci chiediamo dove sia lo Stato. Questa mattina lo stato è qui. Noi siamo lo Stato. E come Stato abbiamo l’obbligo di ricordare chi è morto per difenderlo. Questo centro serve sia a ricordare a noi il nostro essere stati bambini, sia a contribuire affinché sia dato un futuro ai bambini di oggi, che sono il futuro dello Stato».

Motivazione, quest’ultima, addotta anche dal primo cittadino nello spiegare le ragioni della scelta di dedicare al “sindaco pescatore" proprio la Cittadella del Bambino.

Ospite dell’evento è stato anche Ludovico Abbaticchio, garante dei diritti del minore, che ha insistito sull’importanza dell’educazione civica e dell’educazione alla salute come battaglie da sostenere a livello nazionale insieme agli altri garanti regionali: «Come coordinatore nazionale credo che sia strategico far diventare l’educazione alla salute e l’educazione civica come materia fondamentale nelle scuole