La fuga dai banchi della Cattedrale verso l'altare. Benedetto corre ad abbracciare il suo "padrino" don Vito

Ieri, il piccolo di Valenzano ha rotto il rituale dell'ordinazione episcopale, regalando a tutti un momento di grande emozione e tenerezza

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Durante lo scambio della pace, ha deciso di farsi largo tra le braccia protese di chi scambiava la stretta di mano. Di scappare sull'altare e andare a rifugiarsi in quelle braccia che lo hanno stretto a sé sin da quando era ancora in fasce.

Benedetto, a soli sei anni, è riuscito a rompere il rituale dell'ordinazione episcopale di don Vito e a regalare un momento di tenerezza non solo al neo vescovo di Rieti, ma anche a tutti i fedeli presenti in Cattedrale e a chi seguiva la diretta da casa.

Figlio di un'operatrice della Caritas diocesana di Bari-Bitonto, il piccolo di Valenzano ha assistito direttamente dai banchi a tutta la funzione. Ma come fare a resistere alla voglia di raggiungere il suo "padrino"? 

Ed ecco allora la fuga, il gesto sincero e spontaneo.

Benedetto non ha più bisogno di essere trasportato nel suo chicco da don Vito, come succedeva quando aveva appena 20 giorni di vita e lo seguiva, con sua madre, in Caritas. Ora è lui a correre. E in qualche modo ad accompagnare il vescovo di Rieti in questo nuovo cammino.