La "guerra" continua. Il Comune e la ditta Cuoccio si "sfideranno" davanti al tribunale civile di Bari

Ennesimo capitolo della storia iniziata nel 2018 con la revoca della concessione per l'illuminazione votiva al cimitero di Bitonto e frazioni

L’ultima partita è del 25 marzo, allorchè il Comune decide di resistere in giudizio contro la ditta Cuoccio dinanzi al Tribunale civile di Bari per la conferma della risoluzione per grave inadempimento della concessione dell’illuminazione votiva al cimitero di Bitonto e delle frazioni del febbraio 2018. Già, questa “guerra” è partita proprio quattro anni, il 26 febbraio 2018, il giorno in cui l’amministrazione comunale disponeva, appunto, “la risoluzione per grave inadempimento contrattuale della ditta concessionaria” quantificando, inoltre, in quasi 60mila euro la differenza non versata a titolo di corrispettivo dovuto al Comune per la concessione ottenuta secondo il capitolato risalente addirittura al 1984.

È l’inizio di un contenzioso che non ha ancora avuto fine, come si è visto, con già tanti capitoli scritti. A maggio 2018, per esempio, la ditta aveva chiesto al TAR Puglia l’annullamento della decisione e da Palazzo Gentile avevano deciso subito di resistere. La risposta arriva soltanto a dicembre 2021, allorchè il Tribunale amministrativo pugliese stabilisce che il ricorso è inammissibile per difetto di giurisdizione sottolineando come la vicenda debba andare davanti a un giudice ordinario. E così sarà, perché nel mese scorso l’ex concessionario ha proceduto a riassumere giudizio trasportandolo dinanzi al Tribunale civile di Bari, citando il Comune, che si è comportato come già detto.

L’udienza sarà il 14 giugno.

 

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