La lacuna è (finalmente) colmata. Anche il "Volta - De Gemmis" ha il suo defibrillatore

La donazione è stata effettuata sabato mattina dall'associazione "Angeli senza frontiere" di Vito Plantamura

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Sabato mattina, all’Istituto di istruzione secondaria superiore “Volta – De Gemmis”, si respirava un’aria diversa.

Tipica di quelle occasioni, di quelle circostanze importanti, per se stessi e gli altri, con le quali si è colmata una lacuna. Resa tale da altri, ovviamente.

La scuola diretta da Giovanna Palmulli, infatti, un orgoglio della città nonché da cinque anni Polo per la legalità, non aveva ancora un defibrillatore, nonostante i protocolli e le richieste fatte a chi avrebbe dovuto occuparsene (Asl in primis).

Adesso, finalmente il vuoto è stato colmato. Da chi? Dall’associazione “Angeli senza frontiere” di Vito Plantamura, che fin da quando è nata, tre anni fa, ha fatto del e nel sociale e il bene verso gli altri mission e scopo di vita.

La donazione, allora, è avvenuta ieri l’altro. C’era Vito Plantamura, Giovanna Palmulli, due volontari dell’associazione (la vera forza di tutta questa realtà), personale Ata e docenti dell’Istituto, tra cui Antonio Petrone, il cui contributo è stato fondamentale anche come punto di incontro tra scuola e associazione.

Ringraziamo – le parole di Plantamura – l’Istituto e il dirigente scolastico per la fiducia concessaci. È importante avere un defibrillatore in questa scuola, sia per il ruolo che ricopre sia perché, avendo una posizione centralissima e a due passi dalla stazione, è un servizio ottimo per la collettività”.

Un defibrillatore, però, non è soltanto l’apparecchio in sé e per se. Significa segnaletica esterna (palo con doppi pannelli indicativi DAE) e postazione vera e propria con pannello interno con teca di alloggio. Tutto realizzato sempre dall’associazione (fondamentale, a riguardo, il contributo della polizia municipale e di “Graphitalia” di Vincenzo Mondelli, ha sottolineato su Facebook sempre Plantamura).

Il dirigente scolastico, invece, non ha nascosto “l’amarezza per il mancato interessamento” nonostante solleciti su solleciti, “degli enti preposti” e ha ribadito quanto siano “indispensabili” le associazioni di volontariato sul territorio.

Un altro defibrillatore (questa volta acquistato dalla scuola stessa sul Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione, il Mepa) è stato installato invece nella sede di largo Rodari, nella periferia della città. Anche qui “siamo intervenuti sempre con le stesse modalità”, ha chiarito Plantamura.