"La malavita uccide l'economia del territorio, per questo gli imprenditori dovrebbero denunciare"

Lo sottolinea con amarezza il dottor Pasquale Drago della Direzione distrettuale Antimafia

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'La malavita uccide l'economia del territorio, per questo gli imprenditori dovrebbero denunciare' Un momento della conferenza stampa

È impossibile stabilire il volume di affari di un’organizzazione criminale, dal momento che numerose sono le varianti – il periodo di crisi che stiamo vivendo e le diverse stagioni dell’anno, per esempio – che ne impediscono un calcolo preciso.

E, dunque, la regola vale anche per il clan Strisciuglio sgominato ieri.

Di certo si sa solo che una dose di coca va dai 60 agli 80 euro e un pezzo di hascisc da 30 a 40. Cosicché nell’organizzazione piramidale dei pusher non tutti gli spacciatori percepiscono i medesimi compensi e, dunque, a seconda dell’importanza del ruolo ricoperto si può andare da un guadagno di 200 euro fino agli 800 euro alla settimana.

Inoltre, la società di pulizie, guardiania ed altri servizi, controllata dal gruppo barese, era stata creata ad hoc per infiltrarsi nei cantieri edili, locali notturni ed esercizi commerciali.

In più, il vincolo di solidarietà che univa tutti i componenti dei clan prevedeva non solo il consueto sostentamento dei parenti dei detenuti, ma persino una sorta di turismo carcerario, con la predisposizione di viaggi nei penitenziari per andare a render visita a coloro che si trovano dietro le sbarre.

Ora, del blitz di ieri mattina, il dottor Drago ha sottolineato due aspetti, uno positivo, l’altro negativo.
Da un lato, le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia hanno facilitato le indagini, trovando persino immediato riscontro in alcune situazioni verificate in corso d’opera (uno dei fratelli telegrafo con 40 dosi nascoste negli slip).

Dall’altro, il profondo silenzio degli imprenditori continua a non aiutare gli inquirenti.
Infatti, pur soggetti alla tassa impropria dell’estorsione, nessuno ha denunciato.

Dovrebbero avere maggior fiducia nelle istituzioni, che agiscono in base all’iter previsto dalla legge, ma di sicuro sono al loro fianco. Sarebbe importante ricevere una mano decisiva da loro. Perché la malavita comunque, anche solo con le minacce, crea confusione all’interno del tessuto economico del territorio, falsando equilibri e uccidendo qualsiasi ipotesi di crescita”, ha rimarcato con amarezza il responsabile dell'Antimafia barese.